Superata la ricorrenza della “Liberazione“, il Consigliere leghista Giulio Bonzanini ha anticipato una parte dei contenuti della prossima interrogazione consiliare alla stampa, sottolineando la necessità di un superamento della divisione partitica sulla memoria storica. Pubblichiamo il suo testo integrale inviato alla nostra redazione:
“In uno scenario strano ed inedito, quello di una Piazza Martiri vuota per le misure restrittive dovute al COVID19, nella giornata del 25 aprile (cogliendo l’occasione per sottolineare il grande senso di responsabilità dei carpigiani, capaci di distinguersi dagli assembramenti che hanno avuto luogo nelle vicine Modena e Bologna), ritengo si sia persa l’ennesima occasione per voltare pagina. Con la solita retorica di un’uniltà che non c’è mai stata, si è scelto dunque, anche a Carpi, di perseguire il solito copione che relega questa data storica alla paternità di una sola precisa (e anacronistica) fazione politica. Il tutto trascurando colpevolmente non solo chi perse la vita per i propri ideali dalla parte “sbagliata” della storia, ma anche coloro che, da quella sanguinosa guerra fratricida, furono colpiti senza nessuna colpa perdendo la propria casa, la propria terra, quando non la stessa vita.
Mi riferisco a quella comunità di esuli istriani, giuliani e dalmati che hanno dovuto subire l’odio e la persecuzione di chi, sul patrio fronte orientale, ha nascosto la propria ferocia antiitaliana dietro la stessa narrazione di una “liberazione” che, piaccia o meno, la storia (anche attuale) ci dice non essere condivisa. Una parte dei quali, tra mille difficoltà, ha trovato accoglienza nel dopoguerra a Fossoli, in quel luogo di sofferenza che, da campo di smistamento, ha saputo trasformarsi in un luogo di riscatto e rinascita: il “Villaggio San Marco”.
Questo ha portato la nostra città a rappresentare un caso unico in Italia e per lo stesso motivo dobbiamo avere il coraggio di voltare pagina, senza più nascondere le tragedie del passato (di ogni colore politico) sotto un velo di omertà e confrontandoci serenamente su quello che è stato il nostro passato, per dare vita ad un futuro davvero condiviso. Sono passati 75 anni da quel 25 aprile: i tempi sono maturi per pretendere una sincera unità che abbandoni le bandiere di partito con le sue sepolte ideologie per abbracciare unicamente la verità storica, nel rispetto di tutta la nostra comunità.
Per questo motivo ho deciso di evitare consapevolmente in questi giorni ogni polemica, nella speranza che tutti, anche la maggioranza PD ed il Sindaco Bellelli, convengano sulla necessità di superare, con maturità, una fase storica tragica per la nostra terra. Lo dico, a maggior ragione, alla luce del cambio di registro che, da diversi anni, proprio il Sindaco Bellelli ha saputo meritevolmente intraprendere in occasione della Giornata del Ricordo che a Carpi, più di ogni altro luogo in Italia, non può prescindere dal tema della resistenza per i motivi sopracitati.
La mozione che, come “Lega per Salvini Premier”, abbiamo presentato in occasione della Giornata del Ricordo (ma che, a causa del COVID, andremo a discutere nella prossima seduta, ad una manciata di giorni dall’appena trascorso 25 aprile) e nella quale impegnamo Consiglio Comunale e Giunta a chiedere al Governo la Revoca dell’Onorificenza di Cavaliere della Repubblica a Josip Broz Tito, va esattamente in quella direzione di vera pacificazione ed unità nazionale che vogliamo raggiungere e che invece, mantenendo l’attuale narrazione, si dimostra di non voler ottenere in alcun modo”.
Giulio Bonzanini
Gruppo Consiliare “Lega per Salvini Premier”