Il patron del Carpi Stefano Bonacini è intervenuto telefonicamente su TRC all’interno del programma Sport Live.
Il 7 maggio ci sarà il Consiglio di Serie C dove dovrebbero decidersi le sorti della stagione. Come state vivendo l’attesa? Resterà ancora in piedi l’idea del sorteggio?
“Siamo in attesa di una decisione seria e la media punti è il dato più oggettivo. Non so se si completerà il campionato o se si giocheranno i Play-off, ma non posso accettare un sorteggio in stile tombola, così come non trovo rispettoso che non vengano riconosciuti i nostri meriti”.
Oltre alla media punti favorevole, il Carpi ha il vantaggio di non essere fallito negli ultimi cinque anni come invece è successo a Reggio Audace e Bari.
“Sì, ma non voglio tirare in ballo disgrazie altrui, anche perché gli attuali proprietari di alcuni club hanno ereditato i fallimenti causati da altre gestioni e sono ripartiti da zero. Il Carpi ha messo milioni di euro in questa stagione, siamo tra i pochi che vorrebbero tornare a giocare e non si può decidere tutto con un sorteggio. Già non aveva senso far disputare come se nulla fosse altre tre giornate al Girone C; e nemmeno far giocare alcune gare del Girone A e del Girone B in base alla distanza dalle zone più colpite dal Coronavirus. Questi errori non sono stati commessi in Serie B dove c’è da recuperare soltanto Ascoli-Cremonese. Ma in Serie C uno giocava e uno no… Non è possibile! Abbiamo armi importanti e uno studio legale importante per far valere i nostri diritti. Noi ora siamo terzi a 8 punti dal primo posto e se vincessimo a Salò saremmo a -5 dal Vicenza a 12 partite dalla fine. Abbiamo inoltre già affrontato tutte le squadre che occupano i primi posti mentre Vicenza e Reggio Audace devono ancora farlo, quindi il campionato non è ancora deciso”.
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