Nella foto di copertina: Amedeo Tessitori centro di 2.09 classe ’94, centro della nazionale di Sacchetti, è un nuovo giocatore della Virtus.
Nella foto interna Awudu Abass che la Virtus rincorre da quasi un anno, ormai sta discutendo i dettagli del contratto che lo porterà a vestire il bianco nero.
Alle trombe di Milano, come ormai d’abitudine, rispondono le campane Virtussine. L’Olimpia annuncia colpi a ripetizione e la Segafredo, che a stare dietro non ci sta, spara due colpi “italiani” tra il meglio che si potesse trovare nel settore lunghi di nazionalità o passaporto italiano. Se poi, come sembra, dovesse arrivare l’oggetto del desiderio Abass, lo scacco ai bianco rossi potrebbe essere completo. La Virtus, convinta dal campionato cancellato di avere un pacchetto stranieri complessivamente superiore alla concorrenza, si è concentrata sugli Italiani la cui consistenza, alla prova di una Eurocup da vincere o ancor più un’eventuale Eurolega, sarebbe risultata nettamente insufficiente.
Anche Tessitori, come Alibegovic, arriva agli ordini di Sasha Djordievic con notevoli margini di miglioramento. Pur essendo, dal punto di vista anagrafico, nel pieno della sua maturità, è certamente ancora un giocatore non completamente espresso, qui gioca la carta più importante della carriera, come lui stesso ha sottolineato.
Nella massima serie ha giocato parecchio ma non ha mai avuto l’occasione di allenarsi contro compagni così forti e a fianco di fuoriclasse come il duo Serbo virtussino. Nella nazionale di Sacchetti, partendo ovviamente dalla panchina, ha 6 punti e più di 2 rimbalzi di media in meno di 9 minuti. La speranza di tutti che questi numeri lievitino, anche perchè in LBA potrà succedere che i minuti sul campo siano di più di quelli azzurri.
E’ un giocatore con un ottimo gioco spalle a canestro, qualità questa molto utile in una formazione con due play come Teo e Marko, ma anche per mettere alla frusta in allenamento Gamble consentendo anche di alternare in posto “4” Hunter che nell’ultima parte di torneo ha mostrato di aver lavorato molto sul tiro perimetrale.
Ad oggi quindi la pattuglia tricolore in maglia Virtus sarebbe una mezza nazionale : Pajola (che prima o poi Sacchetti o chi per lui dovranno chiamare), Baldi Rossi, Cournooh, Ricci, Alibegovic e Tessitori, in caso di arrivo di Abass sarebbe un vero Club Italia agli ordini di Sasha Djordievic.
Nelle ultime 48 ore la vicenda Abass, grazie alla decisiva spinta del D.G. Paolo Ronci e complice il ritorno dal ritiro Polinesiano del patron Massimo Zanetti, ha finalmente infilato la strada che porta il giocatore a Casa Virtus in via Arcoveggio. In questi mesi i media e i tifosi hanno scritto fiumi d’inchiostro e pronunciato parole all’infinito, tanto che ormai il buon Abass pare essere atteso quasi come il Messia o il giocatore in grado, da solo, di risolvere qualsiasi situazione o problema.
Purtroppo non è così, molto bello da vedere, fisicamente esuberante e devastante, tecnicamente con parecchie lacune certamente migliorabili (per tirare deve aggiustarsi sempre con un palleggio laterale), tatticamente è un giocatore, a questi livelli, ancora tutto da costruire. Certamente tra le mani di Djordievic e il suo staff, nonchè a fianco di un reparto di regia come quello bianco nero, se ha voglia di lavorare e di migliorarsi, potrà ottenere grandi risultati e la Virtus sarà ancor più completa nel reparto giocatori perimetrali a cui lui appartiene di diritto.
Se arriverà Abass la squadra mancherà soltanto del sostituto di Gaines, perforza uno straniero, poi il roster sarà al completo, due mesi prima del raduno, evento mai verificatosi negli ultimi anni.