Fabio Concas, ex centrocampista del Carpi in forza al Gozzano, ha parlato in collegamento telefonico nel programma Sport Qui andato in onda su Tv Qui.
La stagione si è chiusa male per te, che ti eri pure infortunato al ginocchio a settembre, e per il Gozzano, retrocesso a tavolino in Serie D poche settimane fa. Eri pronto per tornare in campo?
“Questo è stato un anno nero per me e per la squadra. A fine febbraio ero già pronto, ho pure giocato un tempo in un’amichevole contro il Torino e alla fine sono rimasto con il cerino in mano perché non abbiamo più continuato il campionato. La retrocessione a tavolino è imbarazzante, soprattutto se consideriamo che c’erano più di dieci partite da disputare. Si potevano trovare mille soluzioni e hanno scelto la più veloce. Ho ancora un altro anno di contratto con il Gozzano, però potrei restare svincolato”.
I Play-off si giocheranno a luglio e tra le pretendenti alla Serie B c’è anche il tuo “vecchio” Carpi, il club in cui ti sei espresso meglio tra il 2011 e il 2019, sommando 180 presenze, 30 gol e la prima promozione in Serie B nel 2013.
“È impossibile dimenticare quegli anni e tutto quello che ho passato lì. Spero che i Play-off vadano al meglio. Ci saranno corazzate importanti contro cui lottare, ma ho seguito il Carpi, l’ho visto bene per tutto l’anno e insieme a Bari e Reggio Audace è una delle squadre più forti. Ho dei grandi amici a Bari come Bianco e Sabbione, ma tifo per il Carpi”.
Cosa è mancato al Carpi per salvarsi nella scorsa stagione?
“L’annata scorsa fu molto travagliata. La squadra era ottima e non da retrocessione, ma purtroppo siamo incappati in troppe partite storte. Avrei preferito andare via con una salvezza, ma non è stato possibile. Mi dispiace, non ci voleva…”.
Quale giocatore ti ha sorpreso maggiormente?
“Saber è quello che mi ha impressionato di più. Due anni fa eravamo insieme in Serie B e forse era ancora troppo acerbo. Quest’anno è stato uno dei migliori e non gli ho visto steccare una partita. Biasci invece non lo conoscevo, ma ha dimostrato di essere un attaccante fortissimo. Non credo che avrà problemi nel continuare a segnare”.
Cosa pensi di Riolfo?
“Riolfo mi ha allenato nel Savona in Serie D quando avevo 18 anni. Ci sentiamo spesso, è un grande mister e una grande persona. Credo che può fare il salto”.
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