Il 12 luglio 1944, 67 internati politici prelevati dal Campo di Fossoli furono trucidati dalle SS naziste all’interno del Poligono di tiro di Cibeno, frazione di Carpi: domenica 12 luglio 2020, alle ore 9:30, presso il Campo di Fossoli (data l’inagibilità del Poligono), al civico 32 di via Remesina Esterna, a Carpi, avrà luogo la commemorazione della strage, a 76 anni dall’accaduto.
Le vittime provenivano da 27 provincie italiane, avevano differenti estrazioni sociali e rappresentavano le varie anime antifasciste dell’epoca: molti dei compagni di prigionia sopravvissuti riferiranno, nelle testimonianze e deposizioni successive, che si trattava dei ‘migliori’, perché anche all’interno del Campo, dopo aver subito la durezza del carcere e nell’incertezza costante per la propria sorte, molti di loro non avevano ceduto e, anche in condizioni così difficili, seguitavano nell’organizzare atti di resistenza.
A prendere la parola saranno il Sindaco di Carpi Alberto Bellelli e il Presidente della Fondazione Fossoli Pierluigi Castagnetti. Quest’anno interverrà anche l’Onorevole Emanuele Fiano, figlio di Nedo, deportato italiano transitato dal Campo di Fossoli, in cui rimase settimane prima di essere trasferito ad Auschwitz insieme ad altri 11 componenti della sua famiglia, di cui sarà l’unico sopravvissuto.
Per esigenze legate alla capienza contingentata, si consiglia la prenotazione.
Il commento del Presidente della Fondazione Fossoli, Pierluigi Castagnetti: “Essere qui, anno dopo anno, per ricordare quei 67 martiri, rappresenta un dovere civile a cui non possiamo né vogliamo abdicare. La strage del Poligono di tiro fu uno tra gli innumerevoli crimini compiuti su tutto il continente da uomini accecati dall’ideologia nazifascista. Ricordare quei 67 nomi, quelle 67 vite distrutte, significa oggi non soltanto salvaguardarne la memoria, gesto di per sé importantissimo, ma anche riflettere sugli abissi in cui sin troppo facilmente possono farci sprofondare l’odio e il razzismo. L’Europa della pace, della convivenza civile, l’Europa dei Diritti è nata anche qui, a Fossoli, da quel sangue innocente”.