nella foto Virtus Pallacanestro : il nuovo pullman della Virtus griffato Segafredo inaugurato per l’occasione del ritiro in Trentino
La Virtus 2020 2021 inaugura di fatto la stagione più strana della storia sfidando tutte le cabale possibili. Un pò come a voler dire : tanto peggio di così non potrà andare. Dopo la ingloriosa ed affrettata fine di quello 2019 – 2020, unico campionato a non essere concluso, questo inizia più o meno come non si era concluso l’altro, all’insegna dell’incertezza più totale.
Ormai il rischio concreto che la classifica finale la facciano i virologi esiste, i pannicelli caldi delle mille persone all’aperto e duecento al chiuso non sono un primo passo verso la normalità, sono una presa in giro all’intelligenza e al buon senso degli Italiani.
In un’arena da diecimila posti 200 persone presenti significa tornare al primo dopoguerra (già in Sala Borsa si stava in duemila), piuttosto alle gare amatori dove parenti, dirigenti e curiosi magari arrivano a questi numeri. Poi chi saranno i fortunati ? I media, i dirigenti, gli sponsor e forse siamo già andati oltre. Meglio sarebbe prendere atto del fatto che così gli sport di squadra, escluso il calcio di serie A, non possono ripartire.
Si abbia il coraggio di guardare in faccia la realtà : basket e anche volley non possono sopravvivere senza il pubblico pagante e l’accordo odierno della Lega con Infront
che dovrebbe portare nelle casse delle 16 di serie A un milione in più all’anno, pur essendo un passo avanti rispetto al passato, non è certo in grado di compensare gli eventuali mancati introiti del botteghino. La torta da dividere in sedici porterà nelle casse tristemente vuote qualcosa come 150 mila euro a testa, ovvio che la ripartizione peserà in modo diverso sugli asfittici bilanci di tante realtà anche gloriose, considerando che gli abbonamenti e la biglietteria delle società di prima fascia stanno tra uno e due milioni la situazione pare chiaramente inquadrata.
Resto sempre convinto che il basket se vuole tornare ai fasti del passato, deve cogliere l’occasione Covid e prendere dei rischi. C’è una interessante proposta, guarda caso di Luca Baraldi, che vorrebbe riportare alla Rai i diritti in chiaro della LBA avendone come contropartita un accordo per la trasmissione, in diretta, di almeno 3 gare. Penso che questo sarebbe il momento giusto per tentare quel salto di qualità senza il quale il basket italiano rischia veramente la scomparsa o quasi.
Ovvio che sono gli sponsor, attraverso la maggior visibilità acquisita grazie alle tv, che possono dare una boccata di ossigeno al disastrato basket Italiano a cui la Virtus sta cercando, per quanto possibile, d’infondere un pò di fiducia e di ottimismo non rassegnandosi all’idea di non poter giocare davanti ai propri tifosi.
Stamane quindi in 13, ecco la cabala, sono saliti sul nuovo pullman per raggiungere il Trentino dove, in assoluta clausura, le Vnere inizieranno di fatto la nuova stagione.
Lasciati a Bologna Weems (per finire la quarantena) e Markovic per terminare la infinita via Crucis dei tamponi, prima debolmente positivo, poi negatvo, poi debolmente negativo : insomma un campionario degli esami strumentali per il virus ; per essere in tredici sono stati aggregati i giovanissimi Marco Barbieri e Lapo Galli, che aiuteranno in allenamento a poter allestire quintetti competitivi.
Niente quindi presentazione della squadra, niente il classico bagno di folla, una partenza in sordina e alla chetichella così come i tempi bui della pandemia impongono. La Virtus, durante il soggiorno a Folgaria, verrà presentata ufficialmente, ma non troppo, durante una serata presumibilmente aperta al pubblico, mercoledì 19 nella località Trentina sede del ritiro alla presenza delle autorità locali.
Poi venerdì 21 prima gara ufficiale contro Treviso e lunedì 24 a Trento il ritiro si concluderà con una gara contro Trento.
Inutile ricordare che allenamenti e gare amichevoli saranno rigorosamente a porte chiuse. La squadra si allenerà poi a Bologna, alla Porelli, fino a sabato 29 giorno in cui debutterà a Cremona nel girone si Supercoppa.