La nuova dirigenza del Carpi è stata presentata oggi intorno alle 13:00 nella sede di NCS Company. L’ormai ex amministratore delegato Stefano Bonacini e l’ex presidente Claudio Caliumi (accompagnati da Roberto Marani), hanno salutato tutto l’ambiente biancorosso e hanno passato la mano alla nuova dirigenza capitanata dal nuovo presidente Simone Morelli e dai soci di NCS Marcello Fantuzzi e Matteo Mantovani. All’evento hanno partecipato anche Luca Paolo Mastena della Cerea Banca 1897, la quale ha finanziato il passaggio delle quote, e l’avvocato Cesare di Cintio.
. Stefano Bonacini, ex amministratore delegato del Carpi.
“Questo è un momento molto importante che ho voluto condividere con la nuova proprietà e che conferma la presenza del territorio nel Carpi FC. Io e i miei soci andiamo via con estrema serenità per il percorso che abbiamo fatto negli ultimi undici anni. Abbiamo fatto quello che andava fatto, ci sono stati degli errori, però credo che il bilancio è positivo e di meglio non potevamo fare. Non ho nessun rimpianto, ma solo ricordi bellissimi come le promozioni in Serie B e in Serie A. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Siamo legati a tante persone, ma una menzione speciale la meritano Giuntoli e Castori. La partita del cuore per me resterà la Finale Play-off di ritorno contro il Lecce: dopo alcuni tentativi falliti, siamo riusciti finalmente a portare il Carpi in Serie B prevalendo contro una squadra che era nettamente più favorita di noi. L’unico giocatore che ricordo con grande affetto è Simone Romagnoli per come è andato via e per l’affetto che ha mostrato il Carpi. Lasciamo una società senza debiti e con un bel tesoretto in Lega. Per noi è un grande vanto andare via senza lasciare cocci e rottami. Abbiamo speso di tasca nostra un milione e 700 mila euro per migliorare il Cabassi e dare una degna casa ai tifosi. Quest’anno abbiamo trovato delle persone serie e credibili che ci hanno convinto a cedere il club, grazie anche all’intervento della Banca Cerea. La trattativa è andata avanti spedita. Da un lato mi dispiace lasciare, ma dall’altro sono contento perché i nuovi proprietari hanno voluto mettersi in gioco, saranno all’altezza e rappresentano la carpigianità. Perciò mi auguro che siano supportati e stimolati dai tifosi e dalla città. Ho consigliato di cambiare poco in questa squadra. Ci sono tutte le condizioni per fare bene e loro hanno piena libertà in sede di mercato. Ringrazio tutte le persone che hanno lavorato con noi, dai magazzinieri ai commercialisti fino alle segretarie e i tifosi che si sono fidelizzati negli anni. Spero che la nuova società attragga di più la città e raggiunga grandi traguardi. Questo non è un addio ma un arrivederci. Il futuro non lo so, ma resterò fermo per un po’ e mi concentrerò su altre attività”.
. Claudio Caliumi, ex presidente del Carpi.
“Sono un po’ imbarazzato perché lasciamo il nostro mondo del calcio. Ci mancherà tutto, però siamo orgogliosi di aver lasciato il Carpi ai carpigiani”.
. Simone Morelli, nuovo presidente del Carpi.
“Prima di cominciare voglio salutare una società che ha dato lustro al Carpi e alla città. Siamo da NCS con i padroni di casa Fantuzzi e Mantovani. Ringraziamo tutti gli altri soci della nostra cordata che non hanno potuto essere qui con noi. Ringrazio Cerea Banca che ha diretto l’operazione e Bonacini con i suoi soci per aver creduto nel nostro progetto. Investire nel calcio al tempo del Covid è una roba da matti. Vogliamo spirito di unità e aprirci alla città in modo diverso, migliorare gli abbonamenti e la qualità dello stadio. Chiederemo tanto: dai bimbi, alle famiglie, agli ultras, alla signora, agli sponsor. Vogliamo che a Carpi ci sia più attenzione per lo sport. Meno tatutaggi, tanta fame, cuore, passione, gamba e senso di appartenenza: ecco cosa chiediamo ai giocatori. La parola chiave è insieme. Ereditiamo una bella realtà e vogliamo persone con etica e senso dell’onore. Sul mercato dipende anche dai calciatori che vengono richiesti dalla Serie B, ma noi vogliamo tenere e consolidare. Siamo ambiziosi, desideriamo risultati ma non li promettiamo. Ringrazio la città per l’aiuto e ben vengano anche aiuti di altre realtà. Siamo qui con voglia e coraggio e ci anima la follia di un sogno. Lavorare bene per il Carpi è lavorare per Carpi”.
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