nella foto Ceretti/Ciamillo e Castoria per Virtus pallacanestro : Gianpaolo(Pippo)Ricci capitano delle Vnere guiderà domani i suoi all’assalto dell’Olimpia Milano nella finale di Supercoppa Italiana 2020
La finale più attesa, logica, auspicata e per alcuni versi scontata, quella che i media volevano, in cui la Lega sperava per ridare interesse al movimento, ebbene ci sarà, andrà in scena domani pomeriggio alle 18 (Segafredo Arena, Eurosport player, Eurosport 2 ma anche finalmente in chiaro su rete 9 DGT).
Nella vita e nello sport ci vuole sempre una prima volta, se il derby d’Italia va in scena domani per la 182ma volta (Virtus 76 vittorie, Milano Olimpia 105) per la prima volta questa gara assegnerà in una partita secca un trofeo. Strano e singolare per una gara il cui esito. dagli albori del basket fino alla fine degli anni 80, ha deciso i campionati italiani con la vecchia formula senza i play off.
E’ probabile che al derby n. 182 ne seguano alcuni abbastanza ravvicinati, intanto sicuramente minimo due nel campionato che prende il via nel prossimo week end, poi chissà se quest’anno si disputeranno di nuovo i play off, gli incroci potrebbero portare ad altri derby.
Milano sembra stavolta aver allestito una squadra coi fiocchi inserendo 3 giocatori che già hanno vinto l’Eurolega (Deelaney, Datome ed Haynes), per dare una misura della profondità del roster meneghino Ettore Messina, causa il regolamento che non ammette più di 6 stranieri in formazione, deve spedire in tribuna 3 stranieri che sarebbero titolari in tutte le altre squadre della LBA. L’Armani ha mantenuto lo stesso budget dello scorso anno, quindi, se ha migliorato la squadra, significa che lo scorso anno aveva speso male. Gli oltre trenta milioni investiti significano oltre trecento in 10 anni, cosa si potrebbe fare con una somma del genere è meglio non pensarci.
Ognuno può avere le proprie idee ma l’Olimpia 2019-2020 era una squadra senz’anima che faceva tante cose buone sopratutto in difesa ma non metteva i tiri determinanti ai fini del risultato. A Bologna il confronto diretto fu impietoso, la truppa di Messina non giocò male ma in vantaggio solo per una manciata di minuti, non diede mai l’impressione di poter vincere.
Fin qua invece l’Olimpia in pre campionato ha un percorso netto e la partita più stretta giocata è la semifinale con Venezia di venerdì, pure finita quasi senza patemi. Ecco questo potrebbe essere il vero pericolo per i milanesi, dopo un precampionato di vittorie larghissime, anche con squadre di Eurolega, se la Virtus riuscisse a metterla alla frusta, i bianco rossi si troverebbero davanti ad una situazione inedita.
La Virtus vista con Sassari potrebbe riuscire ad impegnare l’Armani e colmare il gap tecnico evidente con alcune armi che Djordievic ha costruito dallo scorso torneo e che i nuovi innesti sembrano già avere abbastanza assimilato. La Vnera è una squadra in cui tutti si aiutano e l’altruismo è una pratica che viene allenata dal primo giorno del raduno. In questa squadra l’individualità è sempre messa al servizio del collettivo, questo grazie soprautto all’esempio dei due Serbi che hanno l’assist nel loro DNA, quando un giocatore riceve assist come quelli di Tessitori e Abass poi è inevitabile che si faccia trovare pronto in qualsiasi momento sugli scarichi anche i più improbabili per i giocatori normali ma non per quei due.
Ecco la fantasia e l’imprevedibilità degli esterni Virtussini potrebbe mettere sabbia nei perfetti meccanismi Milanesi che, se li fai funzionare al meglio, possono stritolarti. E’ chiaro che l’Olimpia è favorita, come sempre in Italia dall’arrivo di Armani, ma nel basket, che pure è uno degli sport più “esatti”, in una partita secca può succedere di tutto. Certo però non quello che, con una straordinaria comicità involontaria, ha lasciato intendere Ettore Messina ai microfoni di Eurosport, il coach tra i motivi di difficoltà della finale ha citato che la Virtus gioca in casa. La Segafredo Arena consegnata giovedì, un allenamento e sulle tribune 1500 persone in un’arenza da 10 mila di capienza perdippiù con mascherina può essere un vantaggio ? Mah, il volo San Antonio – Milano dev’essere stato problematico se il risultato è stato questo.