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. Sandro Pochesci, allenatore del Carpi.
“Un Carpi dai due volti strappa lo 0-0 in casa contro il Fano. Nel primo tempo siamo stati timorosi e abbiamo regalato alcuni giocatori che hanno dormito in campo. Nella ripresa siamo migliorati nell’atteggiamento e abbiamo creato alcune occasioni da gol che Giovannini poteva sfruttare meglio. Anche oggi c’è stato San Rossini che ha fatto miracoli. È un punto d’oro, ci teniamo il primo posto e posso sorridere. Il Fano forse avrebbe meritato di vincere ai punti per le occasioni create, ma nel finale sembrava accontentarsi del pareggio e non abbiamo spinto fino alla fine per vincere. I giovani stanno rispondendo alla grande. Biasci invece come lo valuti alla prima da titolare? Vorrei 3-4 Giovannini in campo perché ci dà vivacità e crea scompiglio. Giocatori come lui fanno arte. Biasci non è quello che mi aspetto. Deve smaltire il contraccolpo di mercato che gli ha impedito di andare in una categoria superiore. Mi sono piaciuti Marcellusi che a Mantova non era entrato col piglio giusto e Fofana che è il gladiatore di tutti. La squadra sta conoscendo sé stessa e la categoria. Rossini ti sta sorprendendo? Io volevo un altro portiere, ma Rossini mi ha parlato col cuore e ho deciso di tenerlo. È un ragazzo che nel calcio ha fatto tanti giri, non giocava da due anni ma è uno che si fa volere bene da tutti e crea gruppo”.
. Niccolò Marcellusi, centrocampista del Carpi.
“Il Carpi ha ottenuto 7 punti nelle prime tre partite. Ve l’aspettavate? Non ci aspettavamo questo inizio, siamo una squadra molto giovane e nuova. Speriamo di continuare così. Dopo il primo tempo il mister era arrabbiato perché non riuscivamo a giocare come ci eravamo preparati in settimana. Dobbiamo ripartire dalla ripresa, poi si è visto che noi giochiamo sempre per vincere pur senza avere tanti fenomeni. Uniti possiamo toglierci tante soddisfazioni. Dove ti piace giocare? Sono una mezz’ala, mi ritengo abbastanza duttile e posso adattarmi come a Mantova dove ho fatto l’esterno”.
. Fabio Varoli, difensore del Carpi.
“Come valuti questo avvio di campionato? Siamo molto contenti, le prime tre partite le abbiamo disputate nel modo giusto anche se oggi il Fano ha fatto un grande pressing e ci ha impedito di fare il nostro gioco. Nella ripresa abbiamo sofferto di meno. Ci manca esperienza, ma stiamo affrontando il campionato correttamente. A Mantova è arrivato il primo gol da professionista. Hai una dedica? Sì, lo dedico ai miei genitori e ai miei nonni che mi seguono sempre. È andata bene, avevo chiamato la palla a Fofana, lui mi ha visto che ero avanzato e il tiro è andato dentro. Mi ha reso più felice aver vinto la partita. Il trio difensivo ideato da Pochesci ormai sta diventando una certezza. Io e Venturi ascoltiamo Sabotic che ha più partite di noi in Serie C e l’anno scorso ha giocato insieme a uno come Ligi. Stiamo crescendo entrambi, serve tempo e finora aver subito solo un gol in tre partite è importante. Il mister vuole costruzione dal basso e Ventu è un centrocampista che sa impostare. Gli avversari poco a poco ci conosceranno, quindi dobbiamo essere più veloci nelle giocate per innescare il trequartista, gli esterni e le punte”.