nella foto Ceretti/Ciamillo e Castoria per Virtus pallacanestro : Sasha Djordievic in atteggiamento perplesso nel momento più difficile dei suoi 18 mesi Bolognesi.
Paolo Ronci D.G. della Virtus intervenuto in conferenza stampa insieme a Sasha Djordievic.
Per assistere la grande malata del basket Italiano sono intervenuti sia Sasha Djordievic che Paolo Ronci, nel pomeriggio di oggi alla Segafredo Arena. Il Direttore Generale della Virtus ha parlato a ruota libera ricostruendo in pratica gli avvenimenti dalla Pandemia in avanti. Il ritornello è stato in estrema sintesi che in Virtus sono dispiaciuti e un pò delusi di quanto successo fino ad ora ma non preoccupati. Queste parole hanno confermato quanto l’AD Luca Baraldi aveva dichiarato ieri : massima fiducia a coach Djordievic (che d’altronde ha poche colpe), testa bassa a lavorare, vicinanza a tutti i ragazzi che s’impegnano in gara e in allenamento e fanno tutto il possibile per uscire da questa situazione imprevista e spiacevole.
Il passaggio di Paolo Ronci più apprezzato è stato quello in cui ha ricordato che lo scorso anno quando la Virtus era in testa molti dicevano che essere primi a marzo non conta nulla, quindi la Virtus ha pensato stavolta di trasformarsi da lepre inseguita a cane che insegue. Questa che potrebbe sembrare una battuta per sdrammatizzare il momento potrebbe rivelarsi invece una mezza verità.
Premesso che nessuno gioca per perdere, è evidente che la Virtus sia in grandissimo ritardo di condizione rispetto a molte altre squadre, in primis Milano, ma sopratutto rispetto allo scorso anno. Le cause sono molteplici, dalla sosta forzata di sei mesi e al suo impatto psicologico su alcuni giocatori (i nomi li conosciamo), al virus che ha colpito direttamente due Virtussini, alla Supercoppa che nel periodo più delicato della preparazione ha obbligato ad un tour de force di 8 gare in meno di un mese (per chi è andato in finale) costringendo ad allenamenti sempre in vista della gara e non finalizzati al campionato.
Inoltre siccome i giocatori non sono dei computer programmabili, se lo fossero Milano vincerebbe in Italia da dodici anni già alla fine del girone d’andata, pochi considerano gli aspetti psicologici di un gruppo di uomini. Perchè la Virtus vince partite dure in Coppa e perde gare molto abbordabili in LBA ? E’ abbastanza noto a tutti che l’obiettivo primario della Segafredo sia quello di disputare l’Eurolega, questo perchè banalmente il business dell’Azienda è solo per il 5% in Italia e il 95% nel resto del Mondo. Certo nessuno dice ai giocatori di perdere con Cremona e Reggio ma è innegabile che la tensione emotiva dimostrata in Eurocup non sia la stessa del campionato.
Il problema a questo punto, emerso chiaramente dalle parole di coach Djordievic, una volta stabilito quanto successo è trovare i rimedi e qui diventa il difficile. Il raggiungimento di una condizione accettabile di chi è in ritardo non sarà nè semplce nè rapido ma in LBA il tempo c’è, un pò meno in Eurocup ed infatti in questa la Virtus è imbattuta. L’altro grande problema del coach è l’inserimento dei nuovi. Inutile negare che Abass è ancora un oggetto misterioso mentre Alibegovic e nelle ultime due settimane Adams stanno dando segnali confortanti. Capitolo diverso per Tessitori : il pivot partito a volte in quintetto ha mostrato una determinazione e una serie di movimenti in attacco che sono molto piaciuti. Stranamente però, come con Reggio, dopo sei ottimi minuti è stato richiamato in panchina e non ha più visto il parquet.
In ogni caso domani c’è già una gara importante da vincere, una specie di spareggio tra le due sole squadre imbattute del girone C di Eurocup. Si gioca alle 21 alla Segafredo Arena per 1.500 abbonati e a casa Eurosport player. Qui di seguito la presentazione della gara curata da Franco Rossi Stuart :
MONACO : ANCORA TU !
Mercoledì è in programma la 4° giornata dell’EuroCup che la Virtus comanda a punteggio pieno, così come i prossimi avversari, i biancorossi di Montecarlo.
L’anno scorso l’ AS Monaco ha fatto, più o meno, lo stesso cammino in EuroCup della Virtus, arrivando nelle prime 8 , sino alla sospensione, anche incrociandosi. Allora alla roulette sono uscite due vittorie della Vnera, una di 2 punti in casa ed un’altra di 9 a Montecarlo, con 24 e 25 punti di Teodosic.
E nel 2020 l’urna ha voluto che, come Andorra, anche i Monegaschi siano finiti nello stesso girone, come se la nobiltà della Virtus fatalmente attragga i Principati, quello pirenaico e quello sulla Côte d’Azur.
STORIA
Con la sua sezione di basket che risale al 1928, l’AS Monaco vanta una tradizione lunga circa come quella della Virtus. Il primo successo della squadra arrivò nel 1950 con un secondo posto nella massima serie francese e solo negli anni “70 vi furono le prime presenze nelle competizioni internazionali, con un paio di uscite nella Korac Cup.
Il Monaco visse poi un momento drammatico, scendendo alla quarta divisione fino al ritorno alla prima divisione nel 2015.
La stagione 2017-18 è stata la migliore dei monegaschi, con il secondo posto sia nel campionato francese che nella Champions League.
E l’anno scorso c’è stato il debutto nella EuroCup dove ha superato la stagione regolare sino ai quarti di finale, che alla fine non sono stati poi giocati.
Come la Virtus il Monaco era pure in cima al campionato francese con un record di 21-4 quando anche questo è finito bruscamente.
LA SQUADRA
Per la stagione 2020-21, il Monaco ha sostituito Sasa Obradovic col cavallo di ritorno Mitrovic, reduce dallo scudetto 2018 con l’ASVEL.
Con lui la squadra è stata riformata per 7 decimi. Se ne sono andati alcuni USA tra cui i due play Norris Cole, top scorer del 2019, e Tony Clemmons, il centro Buckner e gli esperti nazionali francesi Lacombe e Tillie.
Son rimasti il play Dee Bost (nelle foto) e l’ala piccola JJ O’Brien, che erano tra i top scorer della squadra l’anno scorso, nonchè l’ala forte di colore Yeguete.
A questi si son aggiunti i centri USA Willis (cm 205) proveniente dal campionato russo ed il francese Lessort, rimpatriato quest’anno dal Bayern.
Ma è l’intero settore delle guardie che è stato rivoluzionato.
Alle spalle di Bost, che ora ha la maggior responsabilità offensiva, sono arrivate le due guardie del Ludwigsburg, secondo l’anno scorso a sorpresa in Bundesliga, gli americani Knight, autore di 16,5 punti, e Carrington di 17,2 punti (che però domani sera mancherà per un infortunio al ginocchio). Da Cremona per ultimo è giunto il concretissimo Wesley Saunders.
In Coppa i nuovi arrivi incidono in attacco con 55 punti, mentre i tre confermati con altri 32, per una media di 87 segnati di media.
Ovvio che il dato statistico non è ancora significativo perché il Monaco, a parte la vittoria ad Andorra di pochi punti, ha incontrato il Lietkabelis e l’Anversa coi quali ha fatto due goleade, di 25 e 32 punti.
Ma evidenzia come non vi siano problemi offensivi, avendo i monegaschi segnato in 3 partite ben 260 punti (media di 87 p.p.g.).
Mentre in difesa la squadra ha limitato gli avversari a 66 punti segnati di media e ciò ha consentito a coach Mitrovic di dividere il minutaggio con ben 10 giocatori oltre i 12 minuti in campo.
Franco Rossi Stuart