Domani sera ad Anversa (Lotto Arena ore 20, Eurosport player e diretta radio Bologna Uno con le voci di Dario Ronzulli e Paolo Di Domizio) la Virtus ritorna ad Anversa, ma le finali della BCL si disputarono nell’attiguo e gigantesco SportPaleis, dove ha conquistato nel maggio 2019, l’ultimo trofeo, almeno per il momento, della sua ricchissima bacheca. Ovviamente questo evoca nei Virtussini tanti dolci ricordi, di quella squadra è rimasto solo lo staff tecnico da coach Djordievic in giù, mentre in campo un solo protagonista Alessandro Pajola.
Purtroppo i momenti che stiamo vivendo non inducono all’ottimismo, non parliamo ovviamente di basket, notizie che giungono dal Belgio non aiutano certo ai pensieri positivi. I contagi sembrano nel Paese fuori controllo : nelle ultime 24 ore 12.500 in un Paese con un sesto della popolazione Italiana. Le misure adottate sembrano difficilmente comprensibili.
Il problema quindi per la Virtus sarà il rientro in Italia in perfetta salute.
Nelle dichiarazioni fatte pervenire tramite il responsabile della comunicazione delle Vnere, Jacopo Cavalli, coach Djordievic ha detto :
“Proseguiamo il nostro cammino con un’altra partita infrasettimanale e, come spesso capita, affrontiamo una squadra ben riposata, che gioca una volta a settimana. Anversa non ha ancora iniziato il campionato e sicuramente all’inizio l’impatto fisico sarà notevole. E’ una squadra che ha sempre giocato bene il primo tempo contro tutte le avversarie di EuroCup; dovremo essere preparati mentalmente e soprattutto fisicamente, dopo gli sforzi dovuti alla gara di sabato, a rispondere al loro impatto. Anversa rappresenta una trasferta importante per il nostro cammino. Vogliamo continuare con la nostra striscia di risultati ed ottenere una vittoria sarebbe di cruciale importanza per confermare le nostre ambizioni in questa competizione.”
Qui sotto, come sempre, la presentazione del match e contorno a cura di Franco Rossi Stuart :
LA VIRTUS AD ANVERSA , TESTA CONTRO CODA
Se la Virtus comanda il girone Anversa invece la chiude con 4 sconfitte in altrettante partite, con 269 punti segnati e 336 subiti per una media di 67 e 84 , con delta di -17.
Ed a prescindere dal livello del team, di terza fascia in EuroCup, i belgi non stanno giocando nel campionato nazionale che dovrebbe riprendere il 6 Novembre.
LA SQUADRA
Gli Antwerp Giants fu fondata nel 1995 e disputa le partite interne nella Lotto Arena, che ha una capacità di 5.218 spettatori.
La squadra vinse il Campionato belga nel 2.000 e 4 volte la Coppa del Belgio.
Oggi ha fatto ritorno alla EuroCup dopo avervi giocato l’ultima volta nel 2008. Nella stagione 2019-20 ha anche gareggiato nella Champions League di basket.
La squadra detiene il record di presenze per una partita di basket in Belgio, con 17.135 spettatori, nel 2015 contro lo Spirou Charleroi, nell’enorme Sportpaleis.
Nella stagione 2018-19, Anversa ha avuto la sua stagione di maggior successo di sempre. In Europa si qualificò per la Champions League, battè Murcia e Nizhny Novgorod negli ottavi e nei quarti di finale qualificandosi per la Final Four ove perse con l’Iberostar Tenerife.
Oggi il roster comprende 4 statunitensi ed un senegalese, oltre agli indigeni dei quali solo l’ala piccola Kasteloot milita nella Nazionale.
Le due guardie sono nuove, il play Smith top scorer – 14 p.p.g. col 45% da tre – arrivato dal Maccabi Haifa e la guardia Branch (11 p.p.g.) dal campionato belga. L’altra ala, otre al su citato Kasteloot , è il corpulento Dudzinski, visto ad Agrigento in A2 nel 2015. Al centro il giovane (23 anni) nazionale senegalese FallFaye (12 p.p.g. e 5,5 reb.).
Il quintetto gioca molto a lungo e dalla panca si alzano prevalentemente l’ala USA Jenkis, una carriera nell’Europa che non conta, ed il giovane (20 anni) ma esile lungo di 2,08 cm. Bleijenbergh.
LA CITTA’
La bellezza della città supera di gran lunga l’appeal della partita. Se fossero altri momenti Anversa sarebbe stata una trasferta da non perdere, facile da raggiungere per via del volo che in meno di due ore collega Bologna a Bruxelles e questa ad Anversa, ed istruttiva per l’architettura fiamminga rinascimentale della piazza centrale e del centro storico,nonché per le splendide opere di Rubens, il maggior pittore barocco fiammingo. E perché no anche delle birre dei monaci trappisti.
Antwerp, Anvers o Anversa è’ una importante città portuale sul fiume Schelda, a circa 90 km dal mare del Nord, la più popolosa del Belgio con oltre 500mila abitanti e delle Fiandre.
Il suo porto, che sbocca nel mare del Nord, è il secondo più grande d’Europa dopo quello della vicina Rotterdam e porta da 600 anni ricchezza alla regione.
Anversa è di origine medievale e già dal principio del XIV secolo era divenuto un importante centro di transito del traffico commerciale tra la Germania e il mare del Nord attirando così le più importanti casate di banchieri come i Welser e i Fugger, i più ricchi e potenti finanzieri del Cinquecento, che vi si stabilirono portando con i loro capitali e prosperità all’intera metropoli.
Le Fiandre facevano parte dell’Impero Spagnolo ed Anversa nel 1500 divenne il baricentro dei traffici dalle colonie, in particolare quando arrivarono per la Spagna enormi quantità di argento e oro americano.
Il picco, sia in popolazione che in prosperità, venne raggiunto un po’ più tardi, nel 1566. La popolazione toccò un apice di circa 100.000 abitanti, un numero decisamente enorme per quei tempi, il doppio di Roma e quanti quelli di Venezia e Milano.
Ma la dottrina calvinista portò il paese alla crisi, per via delle misure persecutorie contro questa che il re di Spagna, che governava i Paesi Bassi, adottò. Causando la partenza dei mercanti dalla città verso Colonia e la crisi del porto, finché non fu poi ripristinato da Napoleone.
La città si riprese e nel 1920 ospitò la VII Olimpiade. Ma fu una breve tregua per via dell’invasione da parte dei tedeschi che nel 1944 cercarono anche di distruggere il porto perchè non fosse poi usato dagli alleati.
Dopo la guerra, Anversa, che già aveva una considerevole popolazione ebraica, divenne ancora una volta il maggior centro europeo dell’Ebraismo ortodosso e perciò tuttora è uno dei più importanti centri per il commercio mondiale dei diamanti che si svolge in gran parte nel famoso Quartiere del diamante.
Queste sono le cose da non perdere:
– La grandiosa Cattedrale di Nostra Signora, costruita fra il 1352 e il 1521 nello stile Gotico brabantino, la più grande cattedrale del Belgio e possiede anche la più alta torre del Paese che con i suoi 123 metri domina il profilo della città.
– La Piazza del Mercato Grande è il centro della città dove sorgono il Stadhuis, il Municipio, le antiche e preziose case delle Corporazioni erette tra il XVI e il XVII secolo e la celebre Fontana di Silvius Brabo.
– La Casa di Rubens è un edificio seicentesco ove visse e vi sono opere del grande pittore Pieter Paul Rubens.
– Sopra al centro c’è la Rocca , il castello medievale eretto nel 1225 che è il più antico edificio della città.
Franco Rossi Stuart
nella foto Ceretti/Ciamillo Castoria per Virtus pallacanestro : è il 5 maggio 2019 la Palais di Anversa Giuseppe Sermasi, presidente della Virtus, con il trofeo della BCL appena conquistata.