L’orchestrina del Titanic continua a suonare fino alla fine mentre lo sport incurante va incontro al virus pretendendo d’ignorarlo come se non esistesse. Restando al basket in Italia ormai non c’è squadra che non abbia contagiati, la Virtus miracolosamente e meritoriamente ha il solo Abass, Milano e Venezia (due superbig) hanno sospeso l’attività agonistica, stessa cosa Reggio Emilia e in passato Cantù. Si può andare avanti in questo modo ? No non si potrebbe ma lo scandalo assoluto che nessuno provveda. Già si gioca senza pubblico, poi i giocatori fanno più tamponi e sierologici che tiri a canestro, chiedo ai grandi Capi del basket italiano e europeo, quanto crediamo abbia senso continuare ?
Ad ogni buon conto la stretta attualità dice che la Virtus è arrivata in Russia, a Kransodar dove domani sera (19.30 locali ore 17.30 italiane, Basket Hall, Eurosport player, radio Bologna Uno voci di Dario Ronzulli e Paolo di Domizio) affronterà il Lokomotiv Kuban Krasnodar la squadra che le contende il primo posto nel girone.
La squadra di Djordievic è alle prese con una situazione non semplice, mancheranno due pedine importanti, Markovic e Abass, ma è sostenuta dalla consapevolezza che fin qui non ha mai sbagliato. Le Vnere in ottica primo posto finale nel girone C può contare domani su un piccolo tesoretto, i 6 punti con cui ha battuto i russi alla Segafredo Arena. Certo non un vantaggio da poter gestire per 40′ ma se alla fine la gara dovesse essere punto a punto, anche questi 6 punti potrebbero pesare. In caso di sconfitta di misura mantenere il vantaggio della differenza canestri potrebbe consentire di avere molte possibilità in più di ambire al primo posto.
Mentre la Virtus presenta due assenze gravi, rispetto a Bologna il Lokomotiv ha aggiunto Kevin Hervey ala grande di 2.03, 24 anni, che va ad aggiungersi ad una batteria di lunghi che, a Bologna, era sembrata il punto debole della formazione allenata da Pashutin, coach della nazionale russa..
Nelle dichiarazioni affidate come sempre al responsabile della comunicazione Virtus Jacopo Cavalli, Coach Djordievic ha dichiarato :
“Proseguiamo il nostro cammino in EuroCup affrontando il Lokomotiv Kuban, reduce in campionato dalla vittoria convincente nel derby russo contro UNICS Kazan e con un Hervey in grande spolvero, che aggiunge forza ad un roster già profondo. E’ una squadra che può contare su giocatori di esperienza e di qualità come Crawford, che sicuramente rappresenta una delle migliori guardie di questa competizione. Il Lokomotiv, da un decennio a questa parte, prosegue nel solco tracciato dalle grandi squadre che hanno l’ambizione di allestire roster importanti per tornare ad essere protagoniste in Eurolega attraverso la vittoria dell’EuroCup.”
“Sicuramente ci aspetta una bella partita. Partita che, purtroppo, giocheremo senza Markovic e Abass, la cui assenza si è notata nella nella gara disputata sabato scorso in Campionato, dove è venuta meno la fisicità del nostro gioco. Sono due dei nostri leader, sia per quanto riguarda l’atteggiamento difensivo, sia nel trascinare la squadra verso la fisicità e l’intensità che questo tipo di gara necessita. Prepareremo la partita nella nostra maniera facendo leva sulle nostre forze, consapevoli del fatto che sotto canestro dovremo contrastare, come abbiamo fatto all’andata, con fisicità e tanta aggressività Lynch e Williams.”
“Aggressività che inspiegabilmente ci è mancata più di una volta. Con i giocatori abbiamo analizzato questa situazione, ci siamo confrontati per avere dei chiarimenti sulle responsabilità e sul lavoro che deve essere messo in pratica in ogni partita, in ogni possesso, in ogni difesa, in ogni attacco e che non deve mancare mai e che invece è mancato nell’ultima partita giocata. Atteggiamento fisico che è mancato , tra le altre cose, anche per ragioni dovuti alla recente positività al Covid e all’annullamento della gara in casa con Liektabelis. Dopo la partita di Venezia, la gara con i lituani ci avrebbe aiutato a mettere solidità, intensità e continuità nel nostro gioco che stiamo a poco a poco ritrovando. Nonostante ciò questo focus agonistico, di cui abbiamo fatto il nostro segno distintivo, non deve mai mancare perché quando succede, diventiamo vulnerabili e possiamo essere battuti. Su questa cosa dobbiamo lavorare molto e i giocatori lo devono capire assolutamente.”
Qui soyyo la presentazione della gara di Franco Rossi Stuart
LA CAMPAGNA DI RUSSIA
2.000 KM. Tanto dista in linea d’aria Krasnodar da Bologna, e solo Turkish ci arriva, magari con qualche scalo, dopo aver sorvolato tutto il Mar Nero.
Krasnodar è una città di circa un milione di abitanti del mite sud della Russia europea, ci indica Wikipedia, che sorge sul Kuban, fiume dal corso sinuoso che dà il nome anche al team.
Arrivando all’aeroporto, un edificio stranamente in stile sovietico anni ’30 di un bel colore giallo limone che ricorda più una stazione ferroviaria, ci si ritrova in un panorama di bassi edifici bianchi e crema posti in uno schema urbanistico a griglia, che manco a Manhattan è così preciso.
Krasnodar è una di quelle città del mondo dove, se non dovrai andarci per le acciaierie, difficilmente ci capiterai.
L’unico monumento “antico” della città è un obelisco del 1897, dedicato ai Cosacchi, che fatica a raggiungere i 10 metri, mentre l’unica visita la merita la recente fontana, la più grande d’Europa, fatta di cento zampilli la notte vivamente colorati.
La città fu fondata nel 1793 dai Cosacchi della zona che non son mai stati famosi per lo stile architettonico, ma almeno è molto decorosa e pulita ed i larghi viali diritti sono ordinati anche perchè stranamente semivuoti di auto.
La città ribattezzata “dono rosso” nel 1920, dopo che l’Armata Rossa ebbe sistemato i conti con i locali collusi col nazismo, oggi è sede di industrie prevalentemente alimentari e, come Bologna, è circondata da zone agricole assai produttive. Al punto che ci raccontano come la disoccupazione presso i 900mila abitanti sia quasi pari a zero.
La città è molto attenta allo sport. Ha una squadra di calcio che quest’anno è giunta ai gironi di qualificazione della UEFA Champions League , e che gioca in un magnifico e nuovissimo stadio semi coperto.
E una squadra di basket, la Lokomotiv Kuban, che ha una storia curiosa.
Fondata infatti nella vicina Rostov, la storica squadra delle ferrovie nazionali russe fu spostata nel 2009 a Krasnodar per l’inadeguatezza del palasport di Rostov.
Quest’anno il LOKO in Coppa ha perso solo contro di noi e di soli 6 punti, limitati a soli 79 punti segnati, battendo invece anche sonoramente le altre squadre, anche nelle trasferte che, come si diceva sopra, sono delle missioni. Con 5 vinte su 6 disputate.
Il Loko viaggia a 91 punti segnati a partita, le due ottime guardie USA, Cummings e Crawford, e le due ali Kuzminkas ed Harvey stanno viaggiando oltre i 12 punti cadauno ed il minipivot Williams nonostante i soli 201cm. sta dominando nelle statistiche dell’intera EuroCup.
Williams è coetaneo e concittadino di Adams, entrambi del 1993 e di Phoenix, ma vanta un biennio giocato in NBA ai Phoenix Suns.
Nella Coppa è primo nei rimbalzi (12,67 p.p.), è 4° nella valutazione (22 p.p.) e 15° nei punti segnati (quasi 16 p.p.) , mentre gli altri lunghi si sono rivelati per ora meno incisivi.
Una squadra il Loko equilibrata nel mix di guardie e lunghi che ora vola sulle ali dell’entusiasmo in coppa, ma anche nel campionato nazionale dov’è seconda con 5 vinte su 6 disputate, imbattuta dopo l’iniziale sconfitta per mano del CSKA.
Franco Rossi Stuart
Nella foto di Giulia Pesino per Euroleague : Amar Alibegovic al tiro nella gara d’andata a Bologna contro Kuban