Sandro Pochesci, allenatore del Carpi, ha parlato con la stampa alla vigilia della partita casalinga contro il Perugia, capolista del Girone B di Serie C (domenica 15 novembre, ore 15:00).
Dopo il derby perso contro il Modena, si riparte affrontando un’altra big del torneo come il Perugia.
“Questa squadra trova sempre la motivazioni per reagire. Il Perugia è primo in classifica e vogliamo provare a dare un dispiacere alla capolista. Il nostro percorso è lungo, ci vuole pazienza e i ragazzi stanno andando oltre ogni aspettativa. La rabbia è da trasformare in energia positiva. Siamo contenti per come abbiamo giocato contro il Modena nonostante la sconfitta”.
Potrebbe esserci qualche cambio?
“Ci saranno 3-4 novità perché è da qualche partita che stiamo correndo tanto con gli stessi giocatori e siamo stanchi. L’aggressività è la nostra forza, quindi alcuni devono riposare mentre altri che stanno facendo bene in allenamento avranno spazio. Non voglio dare troppe responsabilità a una squadra giovane che già ne ha avute tante e deve giocare senza pensare troppo”.
Carletti lo vedi meglio da titolare o entrando dalla panchina?
“È un ragazzo che sta crescendo. In questa rosa molti giocatori stanno facendo per la prima volta un campionato da protagonisti invece di stare ai margini”.
Il Perugia è imbattuto da sei partite e sta mettendo in mostra, tra le altre cose, un Melchiorri molto ispirato.
“Il Perugia in generale è stato costruito per vincere. Mi meraviglia che uno come Melchiorri giochi in questa categoria o persino in Serie B. Un anno fa dissi che Scamacca era da Serie A e penso che lo sia anche lui. È un attaccante completo in tutto: è forte di testa, ha tecnica e vede la porta. Giocare con lui è come essere Davide contro Golia, però la storia ci insegna che a volte anche i piccoli vincono”.
Da ex mister della Ternana, avrai qualche emozione particolare?
“Domani non vivrò questa partita come un derby. Sono tifoso della Ternana e, di conseguenza, è normale essere odiati dai suoi avversari. Il mio augurio però è che sia Ternana che Perugia possano salire di categoria e rappresentare al meglio l’Umbria”.
Come stai vedendo Ferretti e Maurizi?
“Parto da Ferretti: mi sta piacendo la sua crescita e devo capire se è il suo momento. Per fortuna ho ancora un giorno per decidere. Maurizi può giocare ovunque sia a centrocampo che in attacco, ma dipende tutto da lui. Lo sto ancora aspettando, deve stare sereno perché forse mentalmente deve ancora abituarsi a essere un leader. Devo essere bravo pure io a trovargli la giusta collocazione”.