Giancarlo Riolfo, allenatore del Carpi nella stagione 2019-2020, ha parlato telefonicamente nel programma Sport Qui, andato in onda su Tv Qui.
Come stai mister? Hai avuto qualche contatto per tornare in panchina?
“Sto bene e in questo periodo significa tanto. Guardo tante partite dei tre gironi, ma per ora non ho trovato la situazione giusta”.
Nella scorsa stagione hai fatto un grande lavoro con il Carpi, poi si è fermato tutto per il covid-19 e nei Play-off le cose non sono andate come volevate.
“Abbiamo fatto un percorso importante. Ci sentivamo imbattibili dopo le vittorie contro Reggiana e Piacenza. Purtroppo dopo il lockdown non avevamo nelle gambe la forza di febbraio. Il rammarico è stato grande, ho ripensato spesso a cosa si poteva fare meglio… Sognavamo tutti una promozione che poteva starci”.
Come vedi questo Girone B?
“La classifica è corta, però vedo una grande alternanza di risultati. Perugia e Padova sono le squadre più attrezzate e lo stanno dimostrando. Il Girone B rimane molto combattuto perché ci sono tante compagini forti e organizzate come il Modena, la Feralpisalò, il Sudtirol e la Triestina. Non nomino il Carpi per scaramanzia anche se si sta meritando tutti i suoi punti”.
Quanto ti è dispiaciuta la mancata conferma da parte dell’ormai ex patron Bonacini?
“È stata una decisione da accettare, probabilmente dettata dal mancato raggiungimento di un obiettivo. Peccato per le eliminazione nei Play-off perché si era creata una grande alchimia di spirito e umiltà, con ottimi giocatori e ottime individualità. Credo di aver dato il massimo”.
Molti dei tuoi giocatori hanno fatto un salto di categoria.
“Saric e Sarzi Puttini sono andati in Serie B all’Ascoli. Saber si sta confermando a Padova. Mi dispiace un po’ per Biasci: avrebbe meritato di salire in B perché da noi è stato devastante da novembre fino a febbraio”.
Nei Play-off ti è mancato Ligi e in tanti tifosi alberga il dubbio che fosse già promesso alla Triestina. Tu cosa ci dici?
“Ligi aveva un problema all’adduttore ed è stata una grossa perdita, anche dal punto di vista della leadership dato che aveva dato un grosso contributo per tutto l’anno. Si è sentita la sua mancanza, così come quella di Rossoni che aveva fatto un campionato strepitoso”.
Pezzi è stato una sorpresa e quest’anno il suo posto è stato preso da Fofana che era la sua riserva.
“Pezzi è stato una scommessa del ritiro. Non avevamo un regista davanti alla difesa e ho deciso di puntare su di lui anche se non aveva mai fatto quel ruolo. Fofana era appena tornato da un prestito alla Fermana e si è trovato subito chiuso. Pezzi ha dimostrato di poter fare il regista e mi ha soddisfatto. Fofa è un giovane con qualità e quest’anno da titolare fisso sta facendo molto bene”.
Per te il Carpi era secondo o terzo prima del lockdown?
“In teoria era secondo, poi hanno fatto l’algoritmo ed è cambiato tutto (ride, n.d.r.). La media-punti era troppo semplice e serviva qualcosa di diverso”.
Una sorpresa del Carpi di Pochesci è Giovannini, savonese come te. Lo conoscevi?
“Romeo lo conosco da quando era nel vivaio del Savona e sono amico della sua famiglia. È un ragazzo molto intelligente, coi piedi ben per terra e che nella scorsa stagione aveva fatto molto bene in prestito a Savona in Serie D. La situazione del Carpi calzava a pennello per lui dato che ci sono tanti giovani come lui. Ha molta qualità e già a gennaio aveva delle richieste”.
Grazie mister e alla prossima!
“Prima voglio salutare e fare i complimenti al mister e ai ragazzi che stanno giocando con grande entusiasmo. Complimenti davvero a tutti!”.