VIS PESARO (4-3-3): Bastianello 6,5; Brignani 6 (52′ Eleuteri 6), Gennari 6, Lelj 6, Stramaccioni 6; Ejjaki 6 (46′ D’Eramo 6,5), Pezzi 6, Di Paola 7; De Feo 6 (89′ Bismark s.v.), Marchi 6 (54′ Lazzari 4), Cannavò 6,5. A disp.: Bianchini, Farabegoli, Nava, Pannitteri, Faraghini. All.: Di Donato 6.
CARPI (3-4-1-2): Rossini 4; Gozzi 5, Venturi 6, Varoli 6; Bayeye 5 (73′ Ferretti 6), Fofana 5, Ghion 6,5 (65′ Bellini 5), Lomolino 6 (58′ Marcellusi 6); Maurizi 5,5; Biasci 7, Carletti 5,5 (58′ Giovannini 6). A disp.: Pozzi, Varga, Mancini, Salata, Motoc, Offidani, Ceijas, Ridzal. All.: Pochesci 6.
Arbitro: Enrico Maggio di Lodi.
Ammoniti: Venturi (C), Pezzi (VP), D’Eramo (VP), Ghion (C), Stramaccioni (VP), Bastianello (VP), Fofana (C).
Espulsi: 92′ Rossini (C) e Lazzari (VP) per comportamento non regolamentare.
Recupero: 1′ p.t., 5′ s.t.
TOP
Di Paola (Vis Pesaro) 7: segna il 3-2 con un incredibile destro al volo dal limite e il risultato finale gli permette di coronare una settimana da sogno. Non giocava dal 6 ottobre 2019 per colpa di un infortunio al ginocchio destro ed era stato ufficializzato il 19 novembre dopo lo svincolamento estivo dalla Virtus Verona. Non solo ha retto tutta la partita, ma ha corso e lottato con tantissima grinta mettendo in crisi Fofana con anticipi aggressivi e aiutando Pezzi nella gestione del pallone. Già al 59′ aveva impegnato Rossini con una staffilata da fuori. Aveva il piede caldo.
Biasci (Carpi) 7: inizio non semplice nemmeno per lui, poi ribalta l’incontro tra il 37′ (perfetto colpo di testa su punizione di Ghion) e il 43′ quando con un tocco di prima lancia in porta Maurizi che guadagna un calcio di rigore, trasformato da Tommy con la solita freddezza. Purtroppo non sarà sufficiente per portare punti a casa. Nella ripresa si va da una parte all’altra e si rende pericoloso con un tiro deviato da Bastianello al 63′ e l’assist aereo per il 3-3 divorato da Maurizi. Quarto gol in campionato, 21 in totale con la maglia biancorossa e settima doppietta.
D’Eramo (Vis Pesaro) 6,5: entra nell’intervallo per l’infortunato Ejjaki (autore dell’assist dell’1-0), dà ferocia al centrocampo e al 53′ segna il 2-2 facendosi trovare pronto sotto porta (anticipando Lomolino) per raccogliere la sponda aerea di Marchi. Grande impatto.
Ghion (Carpi) 6,5: dopo un avvio complicato, comincia a far girare i compagni con la sua qualità. La punizione per il pareggio di Biasci è fatta col compasso. Sicuramente soffre qualcosa sul piano fisico contro i centrocampisti feroci della Vis Pesaro, però non si scoraggia nonostante un’ammonizione. Al 65′ Pochesci lo sostituisce a sorpresa (dirà nel post-partita che non aveva dolori) con Bellini.
Cannavò (Vis Pesaro) 6,5: il 20enne scuola Empoli sblocca la partita al 6′ con un colpo di testa a bruciapelo e sfrutta la dormita di Bayeye. Al 28′ sfiora la doppietta quasi dalla stessa posizione senza inquadrare la porta. Nel trio della Vis è l’unico che non viene sostituito, si sacrifica in copertura e aiuta a perdere secondi sui cambi di fronte.
Bastianello (Vis Pesaro) 6,5: attento su Biasci al 63′ (Giovannini sul rimbalzo commette fallo su Stramaccioni), fortunato su Giovannini al 75′ (devia sul palo il tiro sporcato da Pezzi) e reattivo all’83’ sulla rovesciata di Ferretti.
FLOP
Rossini (Carpi) 4: non ha potuto nulla sui gol e si era pure distinto per un paio di parate elastiche su Lazzari al 56′ e Di Paola al 59′. Al 92′ rovina un voto positivo perdendo platealmente le staffe per via dell’ostruzionismo generato da un raccattapalle molto poco sportivo. L’espulsione diretta a cambi esauriti costringe Venturi a improvvisarsi portiere nei minuti finali del recupero. Un giocatore della sua esperienza poteva gestirsi meglio. Salvo sorprese, probabilmente salterà 2-3 partite.
Lazzari (Vis Pesaro) 4: entra per Marchi al 54′, fa volare Rossini al 56′ e stimola i compagni alla ricerca del 3-2, arrivato da un suo corner. Come Rossini, sarebbe stato da sufficienza senza l’espulsione al 92′.
Gozzi (Carpi) 5: nel 2-2, sulla punizione panoramica di Pezzi, Marchi salta dietro di lui senza problemi e fa la torre per il tap-in di D’Eramo. Nel 3-2 è sfortunato perché spazza di testa il corner di Lazzari proprio sui piedi di Di Paola che estrae un missile dal cilindro.
Bayeye (Carpi) 5: Cannavò segna indisturbato di testa l’1-0 complice la marcatura inesistente dell’esterno francese, rimproverato da Gozzi che stava seguendo Marchi. Al 28′ si fa anticipare sempre da Cannavò che sciupa il 2-0 quasi dalla stessa mattonella. A parte il passaggio per Biasci da cui nasce il rigore del 2-1, è stato macchinoso e poco ficcante dalle parti di un sicuro Stramaccioni.
Fofana (Carpi) 5: impreciso, spesso in ritardo e mai in sintonia con Ghion. In pieno recupero, con Venturi nel ruolo di portiere volante, gestisce malissimo una punizione e si prende un’ammonizione sciocca che, in quanto diffidato, gli farà saltare la Triestina.
Carletti (Carpi) 5,5: si vede pochissimo (purtroppo) eppure trova il 3-1 a porta vuota raccogliendo una conclusione di Lomolino parata da Bastianello. Tutto però viene annullato per off-side. Rivedendo le immagini, El Toro è tenuto in gioco sia da Stramaccioni che da Lelj, andato in chiusura disperata sull’esterno italo-brasiliano. Un episodio controverso (i giocatori di Pochesci potevano contestare con più veemenza) che ha rianimato decisamente la Vis.
Maurizi (Carpi) 5,5: al 18′ sfiora il pari con un bel tiro da lontano, cerca di stare vicino alle punte e al 43′ conquista il rigore del 2-1 subendo un fallo da Pezzi. Nelle montagne russe del secondo tempo non eccelle particolarmente, però al 77′ sciupa il 3-3 (esterno della rete) ciabattando col destro una sponda di Biasci.
MENZIONE SPECIALE FLOP
Arbitri, raccattapalle e panchina della Vis Pesaro 3: il 3-1 annullato a Carletti è un errore che, senza l’aiuto del VAR, fatica a essere digeribile quanto l’1-1 di Lomolino contro il Modena. A parte questo, la partita è stata combattutissima (sette ammonizioni e due espulsi), poteva finire in qualsiasi modo e la Vis Pesaro ha avuto sul rettangolo verde i suoi giusti meriti. Discorso diverso riguardo la panchina marchigiana, da dove sono saltate fuori parole grosse e gesti di antisportività contro Pochesci e il Carpi, e dietro la porta di Rossini dove i raccattapalle hanno fatto furbescamente i loro comodi. Gli arbitri (quarto uomo compreso) avrebbero dovuto essere più severi.