Tommaso Biasci, attaccante del Carpi, ha parlato in conferenza stampa questo pomeriggio allo Stadio Sandro Cabassi sul momento della squadra e sul prossimo impegno di domenica 29 novembre contro la Triestina. Il bomber toscano ha fatto una doppietta nella sconfitta per 3-2 contro la Vis Pesaro e ha raggiunto quota 21 gol in 39 presenze in biancorosso.
Cosa pensi della sconfitta contro la Vis Pesaro e cosa vi ha detto Pochesci alla ripresa degli allenamenti?
“Purtroppo è stata una partita decisa da episodi e non pensavamo all’intervallo di poterla perdere. Il gol di Carletti era regolare e andare sul 3-1 forse avrebbe chiuso i giochi. Non possiamo permetterci di perdere gare del genere. Il mister ci ha detto di continuare a lavorare come sempre. Dobbiamo essere più decisivi e precisi in area di rigore o sugli esterni. Le disattenzioni ci hanno punito”.
Nelle ultime quattro partite avete fatto solo 2 punti. Potevate raccogliere qualcosa in più?
“Il nostro obiettivo primario è raggiungere la salvezza il prima possibile. Dal campo ho l’impressione che giochiamo meglio delle altre squadre e nessuno ci ha messo sotto tra Modena e Vis Pesaro. Stiamo crescendo e domenica scorsa abbiamo avuto più occasioni rispetto ad altre volte. Ci manca portare dalla nostra parte gli episodi e avere un pizzico di malizia in più”.
A Pesaro hai trovato la seconda doppietta dopo quella contro l’Arezzo. Ti senti al centro del Carpi?
“Sono contento per la doppietta anche se a Pesaro non è servita. Credo di avere più responsabilità perché sono tra i più grandi e cerco di tirare avanti il gruppo insieme ai più esperti”.
Da quando sei a Carpi i tuoi numeri sono notevoli: 21 gol in 39 presenze, quasi il 50 per cento, e 7 doppiette. Quali reti sono state le più belle o importanti?
“Fanno piacere queste statistiche e cercherò di migliorarle. L’anno scorso ho fatto gol belli come nella vittoria per 1-0 a Cesena o nell’1-1 al Padova, mentre nei Play-off il 2-2 all’Alessandria è stato il più importante dato il contesto”.
Ti aspettavi di segnare così tanto a Carpi?
“Mi aspettavo di essere incisivo sotto porta. A Carrara ho fatto qualche gol, ma non avevo la continuità che ho qui dove sento tutta la fiducia del mondo”.
Che avversario è la Triestina? I calciatori di categoria non mancano, ma come l’anno scorso è troppo altalenante.
“La Triestina è una delle 3-4 squadre costruite per vincere il campionato. Dobbiamo lavorare in settimana al massimo, senza farci condizionare dall’avversario. Domenica avremo di fronte nomi e giocatori importanti, quindi serve dare il 110 per cento per raccogliere punti”.
A proposito di gol, sei diventato un coreografo di esultanze?
“Sì, diciamo che studio le esultanze con Lomolino. L’anno scorso facevo con il dito il gesto del baffo, una cavolata nata con Lomo, Pellegrini e Boccaccini (sorride, n.d.r.). Le esultanze servono per creare il gruppo. A Pesaro dopo il rigore ho esultato con le mani sul petto alla Mertens. Ne abbiamo altre in servo”.
Contro Triestina e Virtus Verona mancherà Rossini per squalifica. Cosa pensi di Pozzi e Rossi?
“Siamo un gruppo giovane e, chiunque di loro giochi in porta, sapranno sostituire Rossini. Non credo che ci saranno problemi”.
Dopo Pezzi a Pesaro, domenica sfiderai un altro grande ex come Ligi. A distanza di alcuni mesi, pensi che la sua assenza sia sta decisiva negli ultimi Play-off?
“Alessandro è un grandissimo difensore, fu un perno fondamentale della squadra nella scorsa stagione. Era uno dei pochi che si faceva sentire forte nello spogliatoio perché ha personalità e ha fatto valere la sua esperienza in Serie B. Nei Play-off ci è mancato il suo carisma e il tenere tutti sul pezzo. A Pesaro è stato un piacere rivedere Pezzi”.
Quale squadra ti ha sorpreso di più finora?
“Il Perugia: ha individualità, un alto tasso tecnico e gioca molto bene. Per fortuna abbiamo saputo arginarlo. Mi ha stupito più del Sudtirol”.
Dal 4-3-1-2 di Riolfo al 3-4-1-2 di Pochesci. Hai notato delle differenze?
“Con Vano e Cianci, due attaccanti robusti, facevo veramente la seconda punta e mi piaceva allargarmi sulla sinistra. Ora mi chiedono di fare la prima punta ma senza che vada troppo fuori perché giochiamo con esterni alti”.
Ieri è stato ufficializzato Riolfo sulla panchina della Pistoiese, dove ritroverà il tuo amico Simonetti. L’hai sentito?
“Riolfo lo chiamerò nei prossimi giorni per fargli i complimenti. Non meritava di stare fermo perché è un grande allenatore e sono sicuro che saprà farà bene a Pistoia. Non so se sarà contento Simonetti (ride, n.d.r.). Scherzi a parte, credo che Lollo abbia la sua fiducia e auguro il meglio a lui, al mister e al suo staff tecnico”.