Col ritorno degli azzurri Virtussini che sono stati protagonisti assoluti nella vittoria di Tallin contro la Russia, la Virtus si allena da ieri, finalmente al completo, per preparare la sfida al Banco di Sardegna in programma domenica 6 dicembre all’insolita collocazione delle 16, alla Segafredo Arena. Per l’occasione perfino mamma Rai garantirà la copertura in diretta dell’evento, era dal derby d’Italia del 29 dicembre 2019 che la tv di stato non metteva in palinsesto il basket la domenica pomeriggio.
L’occcasione è particolarmente ghiotta, s’incontrano la prima e la seconda del campionato scorso al momento della sospensione, le due semifinaliste di supercoppa di quest’anno. Inoltre in modo del tutto imprevisto sarà il nuovo debutto di Marco Belinelli un altro elemento di grande interesse. C’è anche molta curiosità per la conferma ad alto livello di Amedeo Tessitori che a Tallin ha realizzato la sua miglior prestazione della carriera, il centro toscano avrà domenica un importante esame di maturità incrociando la strada di Miro Bilan il monumentale big man croato ritenuto il centro più decisivo del campionato.
L’iniezione di fiducia dei tre azzurri nel gruppo squadra bianconero è notevole : Ricci, Tessitori e Pajola hanno portato alla causa azzurra 43 dei 70 punti realizzati dalla squadra di Sacchetti. Tessitori è rimasto in campo 26′ e Pajola addirittura 30′ che al debutto è veramente un’enormità. Considerando che gli altri compagni hanno avuto due settimane senza gare per rifiatare e prepararsi al tour de force di dicembre in cui la Virtus scenderà in campo 8 volte in 24 giorni tra LBA ed Eurocup, perfortuna l’arrivo di Belinelli permette di allungare ulteriormente le rotazioni di qualità con 11 giocatori di altissimo livello, mancando Nikolic sicuramente per parecchio tempo causa l’intervento a cui si è sottoposto dopo l’infortunio patito in Eurocup.
Sul nuovo acquisto bianconero non esiste persona, tra gli addetti al lavoro e non, che non abbia voluto dire la sua. C’è sempre nell’ambiente del basket qualcuno che non riesce a dare un giudizio sereno ed obiettivo. Finchè sono tifosi sui social, non potendolo fare nei bar oggi chiusi, è del tutto comprensibile, molto meno che allenatori o ex allenatori, dirigenti o ex dirigenti non riescano a dissimulare il proprio tifo malcelato, per tranciare giudizi avventati.
C’è qualcuno che ritiene, a Bologna e anche fuori, di minimizzare la portata dell’innesto di Belinelli considerato troppo individualista, sfascia spogliatoio, e scarso difensore. Penso che, se tutto ciò fosse vero, Marco Belinelli non avrebbe potuto giocare in Nba per tredici anni, conquistando un anello (guarda caso in maglia bianco nera dei San Antonio) alle dipendenze di Greg Popovich. Per questa gente vengono in soccorso gli studi classici : ben due poeti il greco Esopo e il latino Fedro hanno affrontato l’argomento, secondo il quale una volpe, non riuscendo ad arrivare ad un grappolo d’uva collocata troppo in alto, finì per desistere giudicandola acerba.
Belinelli costava troppo per 14 squadre su sedici dell’attuale serie A, per carità essere in bolletta non è una colpa, ridicolo è tentare di sminuire il colpo di un’avversaria.
nella foto : Amedeo Tessitori mvp e miglior marcatore della vittoria azzurra contro la Russia nella “bolla” di Tallin.