Sua maestà il calcio è in vacanza quindi il basket domenica si prende la ribalta televisiva nazionale (Virtus Segafredo Arena 17.15, diretta Rai 2, Eurosport player, diretta radio Bologna Uno voci di Di Domizio e Ronzulli), a distanza di un anno si ripete quindi il monologo dello scorso campionato, sperando alla fine in un epilogo diverso, non importa chi vinca (per i Virtussini ovviamente meglio prevalga il bianco nero)l’importante che questo torneo che non ha molto senso, per dirla con Vaco Rossi, alla fine un senso l’abbia e veda finalmente un vincitore e perchè no anche uno o più perdenti in modo da garantire un ricambio ai vertici di questo disastratissimo basket.
E’ un miracolo che, in questa situazione, torni fra noi un giocatore con 13 stagioni e un anello nba sulle spalle, Marco Belinelli debutterà nella sua quarta vita professionale (Virtus, ex Fortitudo, Nba in varie franchigie, di nuovo la Virtus). Torna un vecchio ragazzo di 34 anni ma entusiasmo immutato, ancora con tanta voglia di misurarsi ai massimi livelli europei. L’uomo che più lo conosce professionalmente (Marco Sanguettoli) mette la mano sul fuoco su condizione fisica e motivazioni, la Virtus non ha avuto fretta e l’ha aspettato resistendo alla tentazione di ottenerne subito dei vantaggi.
Domenica però nel derby d’Italia “la partita” per antonomasia del basket Italiano, la più giocata e, derby bolognese a parte, la più ricca di rivalità che da un paio d’anni si è riaccesa dopo anni di raffreddamento, il momento del debutto è arrivato e il ragazzo di San Giovanni in Persiceto con il n. 3 sul petto, sarà nei 12 che scenderanno in campo nel derby d’Italia. Il valore delle due Società alla borsa del basket è stato stranamente contrapposto : nel momento di maggior splendore Virtussino, per intenderci l’era Cazzola con l’appendice Madrigali, Milano ha addirittura rischiato di sparire e per salvarla addirittura la bibbia rosa, ossia la Gazzetta, organizzò una sottoscrizione per salvarne il titolo sportivo.
Fu Giorgio Armani a ridare slancio alle “scarpette rosse” profondendo nel suo periodo da proprietario il budget più elevato nella storia dei canestri nazionali, facendo impallidire sia la Virtus-Ferrero che l’Ignis di Borghi. I risultati sono sotto gli occhi di tutti e quelli che non hanno le fette di prosciutto del tifo davanti agli occhi, potranno serenamente valutarli poi se uno si accontenta, c’è sempre De Coubertin a cui ispirarsi. L’arrivo di Messina sembrava essere la soluzione semplice ad un problema complesso ma, la stagione 2019-20 non sembrava avviata ad una conclusione secondo le previsioni (per usare un eufemismo) però diciamo che il Covid 19 ha impedito di avere certezze.
In questa stagione l’Armani ha allestito una signora squadra lunga e completa come richiesto dagli impegni di oltre 60 gare ufficiali previste e gli obiettivi da raggiungere : Coppa Italia, scudetto ed eurolega.
Un mini obiettivo, che poteva essere marginale, la Supercoppa Italiana, è già stato centrato, a settembre, piegando proprio la Virtus in finale.
Fu una gara combattuta ben oltre il punteggio finale, senza esclusione di colpi, sotto canestro ci furono scintille, e se quello era solo l’aperitivo, immmagimiamoci il resto. E’ bene chiarire che l’Armani di Coppa è ben diversa da quella che gioca in LBA, qui può schierare a referto solo sei stranieri, dei nove sotto contratto, da aggiungere ai sei Italiani. Nella finale di Supercoppa mancavano due tra quelli più utilizzati in Europa come Shields e Leday. Quella Milano era già molto avanti nella preparazione, la Virtus un cantiere aperto con alcuni giocatori in evidentissimo ritardo.
Nonostante tutto ciò a 120 secondi dal termine a -4 la Virtus ebbe la palla per arrivare a un possesso ma la tripla di Teodosic fu sputata dal ferro. La partita di domenica quindi ha un pronostico incertissimo anche se ha un valore ai fini dell’esito della stagione, molto vicina allo 0. Le due squadre sono troppo interessate ai propri obiettivi europei, mercoledì 30 Milano ospita nella prima di ritorno il CSKA Mosca dell’odiato ex Mike Jamesm in una gara fondamentale per il suo futuro. La Virtus invece recupera con Pesaro la gara di campionato sospesa per casi positivi al Covid 19 tra gli uomini di Repesa.
Insomma entrambe le squadre avranno come unico obiettivo lo spettacolo e il prestigio, in attesa delle partite che conteranno, come spot per il basket che ne ha tanto bisogno va bene anche questo.
nella foto Ceretti/Ciamillo Castoria per Virtus pallacanestro : Marco Belinelli qui con la maglia #18 con cui giocherà in Europa, dopo 13 anni in Nba e un anello, ritorna domenica in LBA scendendo in campo nel derby d’Italia alla Virtus Segafredo Arena