VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – ARMANI AX OLIMPIA MILANO – RIS. FINALE 68-73 1°QUARTO 24-23 2°QUARTO 38-46 3°QUARTO 58-58 arbitri Sahin, Rossi, Paglialunga
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA : TESSITORI 0 DERI n.e. BELINELLI 9 ALIBEGOVIC 0 MARKOVIC 6 RICCI(K) 5 ADAMS 5 HUNTER 12 WEEMS 3 TEODOSIC 12 GAMBLE 12 ABASS 4 all.re Djordievic
ARMANI AX OLIMPIA MILANO : Punter 18 Moretti n.e. Moraschini 0 Rodriguez 10 Biligha 1 Cinciarini n.e. Delaney 4 Brooks 0 LeDay 16 Hines 2 Datome 6 Shields 16 all.re Messina
Alla fine tutto secondo pronostico, vince la squadra che i favori del pronostico, per quel che valgono, le assegnavano. Però Bologna ha dimostrato che, rispetto alla finale di Supercoppa, ha fatto qualche passo avanti. La difesa di Milano ha fatto la differenza, più abituata agli scontri anche fisici dell’Eurolega ha costretto gli avversari ad abbassare notevolmente le proprie percentuali di tiro. La Virtus tira in media con quasi il 60% da 2, stasera col 46%, anche i tiri liberi hanno fatto pendere l’ago della bilancia per gli uomini di Messina 75% dei biancorossi e 65% dei bianconeri.
La Virtus ha giocato una gara di spessore ma è stata tradita alla fine dai suoi interpreti più attesi, specie negli ultimi 3′ in cui ha avuto più volte la palla per avvicinarsi e addirittura pareggiare. Ancora una volta Teodosic si è innervosito trasmettendo il suo nervosismo anche agli altri. Il Serbo ha intrattenuto con gli arbitri uno scambio di battute e commenti ed è stato punito. Gli è stato fischiato un tecnico per flopping peccato che dall’altra parte su una sua virata in corsa il tuffo all’indietro di LeDay abbia generato uno sfondamento del play bianconero. E’ del tutto evidente che in una gara tanto equilibrata anche i particolari facciano la differenza. Marco Belinelli ha finalmente debuttato e considerato il grado di preparazione Djordievic può essere soddisfatto di quanto il n.3 gli ha dato.
Tirando le somme i più positivi in maglia bianconera sono stati i giocatori “interni” Gamble e Hunter che hanno vinto alla grande il duello con Hines, uno che ha vinto 4 euroleghe, poco hanno potuto contro LeDay che è un giocatore che gioca ovunque e infatti ha messo in croce la difesa della Vnera specie nei primi 2 quarti. Tra i Milanesi l’ex Kevin Punter, dopo un avvio in ombra, è stato l’uomo della partita nonchè top scorer della gara, alcuni atteggiamenti e una sua intervista di qualche tempo fa, hanno confermato che abbia con la Virtus il dente avvelenato per vecchie ruggini della stagione passata qui.
Ha fatto una buona gara Abass, Adams e Ricci per i minuti in cui sono stati impiegati, male invece Weems mai entrato nella gara, mentra Markovic ha messo tanta sostanza con una grande difesa e 2 triple quando servivano. Poco impiegati Tessitori e Alibegovic ancora non in grado di combattere queste battaglie.
LA CRONACA
Le scelte di Messina dimostrano che Milano teme moltissimo gli esterni bianconeri : fuori Tharcewski e Roll oltre all’indisponibile Micov.
Subito sorpresa Virtus Marco Belinelli in quintetto insieme a Gamble, Weems, Ricci e Markovic ; Messina sceglie invece Delaney, Hines, Punter, Shields e Brooks.
Grande equilibrio nei primi 5′ Milano avanti e Virtus a inseguire a ruota, Belinelli fa il suo primo canestro della sua nuova vita portando la sua Virtus 10 a 9 al 4′, da lì inizia il turnover dei cambi e Milano arriva a quello che sarà il suo massimo vantaggio nel match 13-21 a 2′ dal termine ma qui sale in cattedra Teodosic, tutti dietro la lavagna e Virtus che chiude avanti il 1° quarto 24-23.
Fiammata Virtus in avvio del 2° quarto e massimo vantaggio bianconero, Messina chiama immediatamente un time out e l’Armani con due triple immaginifiche del Chacho Rodriguez impatta a 29. A questo punto Weems mette la sua prima e unica tripla ma a metà tempo la Virtus è già in bonus, qui a Teodosic viene fischiato tecnico per flopping, viene richiamato in panchina, LeDay continua a mettere in croce la difesa Virtus e il 1° tempo termina 38 a 46 per l’Olimpia.
Dopo il 1° tempo un dato importante che spiega il vantaggio milanese : la Virtus che tira da 2 con oltre il 50% viene tenuta al 38%, considerato che nel tiro pesante Milano ha il 40% contro il 33% dei padroni di casa, in queste cifre è racchiuso un primo tempo senza esclusione di colpi.
Milano rientra un pò molle mentre la Virtus stringe i bulloni della difesa e Markovic ha scaldato la mano e fa due triple, Ricci e Gamble si fanno sentire sotto canestro e le Vnere tornano avanti di 1. La gara adesso è una battaglia tipo play off, si segna da una parte e dall’altra, Punter di qua e Abass di là, ma il 3° quarto termina 20 a 12 per i bianconeri e il tabellone dice parità a 58.
L’ultimo quarto è giocato come il 3° mettendo sul parquet tutte le energie possibili, non si segna più, Milano arriva per prima al bonus ancora con 6′ sul cronometro, però Punter fa la differenza prendendo tiri da 8 metri abbondanti, dall’altra parte la Virtus si mangia alcune elementari conclusioni da sotto, abbassa la percentuale ai liberi e allora il 176° derby d’Italia prende la strada di Milano ma l’impressione è che, in stagione ne vedremo molti altri.
nella foto Ceretti/Ciamillo Castoria per Virtus pallacanestro : Julian Gamble giocatore più positivo della Virtus nella sconfitta del derby d’Italia