AREZZO (4-3-3): Sala 5; Luciani 6,5, Sbraga 5, Pinna 6,5, Karkalis 6 (59′ Benucci 6); Serrotti 5 (59′ Di Paolantonio 6,5), Arini 6 (69′ Cerci 5,5), Altobelli 6; Cutolo 6 (69′ Belloni 5,5), Piu 6,5, Iacoponi 6 (77′ Carletti 6). A disp.: Melgrati, Kodr, Zitelli, Maggioni, Ventola, Sussi, Di Grazia. All.: Stellone 6.
CARPI (3-4-1-2): Rossini 5,5; Sabotic 6, Gozzi 6, Varoli 6,5 (63′ Ercolani 6); Eleuteri 6, Fofana 5, Ghion 6,5 (87′ Marcellusi s.v.), Lomolino 5,5 (87′ Llamas s.v.); Mastour 6 (63′ Bellini 6); Giovannini 7 (81′ De Sena s.v.), De Cenco 6. A disp.: Pozzi, Motoc, Tripoli, Offidani, Ceijas, Ferretti, Ridzal. All.: Pochesci 5,5.
Arbitro: Paride Tremolada di Monza.
Ammoniti: De Cenco (C), Arini (A), Altobelli (A), Serrotti (A), Karkalis (A), Varoli (C).
Espulsi: nessuno.
Recupero: 1′ p.t., 8′ s.t.
TOP
Giovannini (Carpi) 7: è andato ad intermittenza, però nessuno accende la luce in attacco come fa lui. Pochesci riparte da lui dopo le frustranti panchine con Foschi (4 su 6 partite) e il 19enne ligure ha ripagato innescando su lancio di Ghion l’autorete di Pinna e inventandosi in contropiede il 3-1 al 61′ che sembrava aver archiviato la pratica. Riesce a guadagnare vari falli e a innervosire centrocampisti e difensori. Dopo il 3-2 dell’Arezzo si è spento e all’81’ ha lasciato il posto a De Sena. Quarto gol in Serie C (quinto se contiamo la Coppa Italia). Finora è l’unico giocatore del Carpi sceso in campo in tutte le 25 gare della stagione.
Di Paolantonio (Arezzo) 6,5: entra per il poco convincente Serrotti al 59′ e si carica la squadra sulle spalle dopo l’immediato 3-1 di Giovannini. Mette ordine, detta i tempi, gioca a testa alta e guida l’assalta disperato propiziando i gol della rimonta con un corner insaccato da Pinna (Rossini esce a vuoto) e il cross per la giocata tutta aerea tra Carletti e Piu. Strano che Stellone lo abbia tenuto in panchina.
Piu (Arezzo) 6,5: uno dei vari ex di giornata (3 presenze nella seconda metà del 2018), ha il difficile compito di rimpiazzare gli infortunati arieti Pesenti e Pèrez e lo fa con una prestazione fatta di tante sportellate. Non è sempre lucido, a volte sembra mancare di sangue freddo (vedere l’occasione al 23′ spenta in extremis da Varoli) però si fa sentire in mezzo all’area. Nell’origine del 3-1 subisce un fallo da rigore alle spalle da Sabotic che l’arbitro non concede facendo partire il contropiede di Giovannini. All’86’ segna di testa da zero metri su sponda di Carletti il definitivo 3-3.
Pinna (Arezzo) 6,5: prima apre le danze con un autogol goffo al 6′, frutto probabilmente di un malinteso con Sala, e poi su un corner riaccende la speranza segnando il 3-2 sfruttando un’uscita a vuoto di Rossini. In mezzo colleziona due occasioni per il potenziale 1-1, entrambe disinnescate ad una mano dal portiere biancorosso. Ha fatto di tutto per riscattarsi e ci è riuscito.
Ghion (Carpi) 6,5: come Giovannini, non veniva da un gran momento di forma ma si sono rivisti alcuni sprazzi di geometria. Panoramico il passaggio profondo che ha portato all’1-0. Soffre e resiste contro avversari di reparto più robusti ed esperti. Nel finale in trincea è calato vistosamente.
Varoli (Carpi) 6,5: al 23′ nega il pareggio a Piu con una chiusura a prima vista impercettibile. Intervento che vale quanto il gol del 2-1 che riesce a trovare al 51′ (bravo a inserirsi tra Altobelli e Pinna, entrambi addosso a De Cenco) grazie a una sponda di Gozzi su corner di Mastour. Secondo centro in campionato, entrambi fatti di sinistro.
Luciani (Arezzo) 6,5: il terzino destro stravince il duello contro Lomolino. Spinge senza sosta, appoggia le giocate di Cutolo e crossa con pericolosità come nel gol dell’1-1. Partecipa, seppur in tono minore, nel forcing della ripresa.
FLOP
Sbraga (Arezzo) 5: l’esperienza non manca al difensore centrale preso nel mercato invernale dal Novara (con cui aveva fatto male al Carpi nei Quarti di Finale degli ultimi Play-off), eppure ha mostrato varie incertezze pagate care. Nel 2-1 marca approssimativamente Gozzi e nel 3-1 accompagna Giovannini verso l’area di rigore e quando si decide a contrastarlo è troppo tardi.
Serrotti (Arezzo) 5: dei tre centrocampisti è quello più fuori dalla partita. Lento e impreciso, lascia il posto a Di Paolantonio.
Fofana (Carpi) 5: come Serrotti, tanti errori quando ha la palla sui piedi. Oltre ad avere ancora addosso le scorie delle ultime gare, fisicamente sembra al limite.
Sala (Arezzo) 5: incerto sul primo e sul terzo gol del Carpi (Giovannini lo buca sul primo palo lasciato sguarnito).
Rossini (Carpi) 5,5: compie con una mano due bellissime parate (la prima sull’1-0 e la seconda poco dopo il pari) su Pinna nel primo tempo. Prende l’insufficienza perché sbaglia totalmente l’uscita nel 3-2 dell’Arezzo, permettendo così a Pinna di segnare sul secondo palo e agli avversari di credere nella rimonta. Si riscatta al 74′ parando di piede il 3-3 a tu per tu con Belloni, passato tra Ercolani e Gozzi su un lancio profondo di Altobelli. Nel pareggio segnato a bruciapelo da Piu subisce un colpo alla spalla da Ercolani e lascia il posto a De Cenco dato che gli ultimi due cambi erano stati ingenuamente esauriti mentre era ancora a terra.
Pochesci (all. Carpi) 5,5: riparte dal 3-4-1-2 e i suoi ragazzi hanno un impatto migliore rispetto alle ultime orribili prove offerte. Da un lato si è visto un Carpi più ordinato, non allo sbando e cinico nelle poche occasioni create; dall’altro lato però ci sono ancora tanti errori in fase difensiva e nella costruzione del gioco, uniti a una forma fisica che alla lunga è andata calando. Nel finale Rossini alza bandiera bianca per un infortunio alla spalla destra e il mister con lo staff commette l’errore di fare gli ultimi due cambi mentre il portiere era ancora a terra sotto le cure dei medici. Un errore grave che ha costretto De Cenco a indossare i guantoni. Per fortuna l’Arezzo, forse sfinito e in fondo soddisfatto del 3-3, non è stato pericoloso nel mega recupero.