Andrea Rossini, portiere del Carpi, è stato ospite tramite videochiamata nel programma Sport Qui andato in onda su Tv Qui.
L’infortunio ad Arezzo in occasione del 3-3 di Piu ha messo fine alla tua grandissima stagione. Come sta la spalla destra? Ti dovrai operare?
“Ora sto bene. Dopo lo scontro ad Arezzo avevo capito che il problema era grosso perché non avevo più sensibilità al braccio destro. Mi hanno controllato in ospedale, mi hanno rimesso a posto ma il 25 marzo mi dovrò comunque operare”.
Dopo il derby vinto per 3-0 contro il Modena è arrivata una sconfitta per 2-0 a Perugia. Come valuti questo risultato?
“Abbiamo giocato a testa alta, purtroppo contro queste squadra se concedi anche poco puoi prendere gol. Anche noi abbiamo avuto qualche occasione che si poteva sfruttare meglio. Dispiace però quella non era la nostra partita perché il Perugia è una squadra da alta classifica”.
Mercoledì sera si torna in campo e al Cabassi arriverà la Vis Pesaro. Sarà uno scontro salvezza molto importante e sicuramente avresti tanto voluto giocarla ripensando al polemico 3-2 dell’andata.
“Quell’episodio è stato strumentalizzato per vendere giornali e prendere qualche click. L’arbitro mi disse di chiedere la palla al raccattapalle e mentre stavo andando da lui sono scivolato e gli sono caduto addosso. L’arbitro mi disse di chiedergli scusa e proprio in quel momento mi sono venuti incontro alcuni giocatori della Vis per fare casino. Mi ero segnato la partita sul calendario, avrei voluto giocarla però credo che i miei compagni sapranno fare il loro dovere. Sicuramente se vincessimo la salvezza sarebbe più vicina”.
Il Carpi ha 7 punti di vantaggio sui Play-out a otto giornate dalla fine. Che valutazione dai a questa stagione per voi molto movimentata?
“Avrei firmato per fare un campionato come questo. Siamo partiti con una squadra molto giovane e con tanti ragazzi come Venturi e Giovannini che nessuno conosceva. A momenti abbiamo espresso un bel calcio e in altri momenti no. Il nostro obiettivo dichiarato è la salvezza, quindi speriamo di raggiungerla il prima possibile in queste ultime otto partite. Credo che nel complesso possiamo essere soddisfatti della stagione”.
Durante la breve gestione di mister Foschi, con 6 sconfitte in 5 partite, il Carpi è diventato molto vulnerabile in difesa subendo addirittura 20 gol. Cosa credi che non abbia funzionato?
“Quando è arrivato Foschi eravamo un po’ disorientati e impauriti. Non riuscivamo ad applicare quello che voleva, poi è vero che abbiamo affrontato squadre di alto livello. Speriamo che quel momento sia rimasto definitivamente alle spalle. Con Pochesci, che già conoscevamo, ci siamo ricomposti. Il gruppo è bellissimo e tutti ci troviamo bene”.
Cosa pensi dell’errore di Rossi nell’1-0 del Perugia? Quali sono le principali qualità dei tuoi giovani colleghi?
“È un infortunio che può capitare. Il preparatore Venturini è l’uomo giusto con cui lavorare, sia per me che per i giovani come Pozzi e Rossi. Come qualità migliori dico per Rossi la freddezza e per Pozzi l’esplosività”.
Eri in scadenza di contratto e hai rinnovato fino al 2022 in piena riabilitazione. Sei soddisfatto?
“Sono molto contento del rinnovo. Ringrazio la società perché ha avuto fiducia in me”.
Il 29 settembre 2007 è la data del tuo debutto in Serie B a 17 anni con la maglia del Cesena in un derby pareggiato al Manuzzi per 0-0 contro il Bologna. Risultato al quale hai contribuito parando un rigore all’attaccante brasiliano Adaílton. Cosa ricordi di quel giorno?
“Quell’anno ero il terzo portiere e le possibilità di giocare in Prima Squadra erano zero. Per quel derby contro il Bologna Berti era infortunato e giocava il vice Sarti. A un certo punto, mentre mi allacciavo gli scarpini, un compagno mi disse che dovevo entrare. Non ci credevo, ma quando ho alzato la testa ho visto che l’arbitro stava mostrando il cartellino rosso a Sarti e aveva indicato il dischetto del rigore. Lì ho realizzato che dovevo entrare. Mi sono preparato con calma, avevo un cappellino e quando mi sono avvicinato alla Curva Mare me la stavo facendo addosso (ride, n.d.r.). Ho scelto un angolo e per fortuna ho parato il rigore a uno specialista come Adaílton”.
Anni fa hai anche vestito la maglia dell’Italia nelle Qualificazioni all’Europeo Under 19 giocate in Moldavia e nelle Universiade di Taipei nel 2017.
“Le Qualificazioni all’Europeo Under 19 nel 2008 in Moldavia mi permisero di giocare con calciatori che successivamente sono arrivati in Serie A come Immobile, Politano e Santon. Purtroppo non siamo riusciti a qualificarci all’Europeo (Ucraina 2009, n.d.r.), però fu una bella esperienza. L’Universiade nel 2017 a Taipei fu altrettanto bella anche se l’ho vissuta come un trampolino verso una squadra professionistica (l’Ancona fallì in quella estate dopo la retrocessione in Serie D, n.d.r.). Questa cosa non accadde e mi obbligò a scendere in D al Castelvetro”.