FERALPISALÒ (4-3-3): De Lucia 6; Bergonzi 6, Giani 7, Bacchetti 6 (77′ Iotti s.v.), Brogni 6,5; Guidetti 7, Carraro 7 (77′ Pinardi), Scarsella 7; Ceccarelli 7 (57′ Tulli 7,5), Guerra 6,5 (65′ Miracoli 6), D’Orazio 7,5 (57′ Petrucci 6,5). A disp.: Liverani, Magoni, Legati, Rizzo, Farabegoli, Hergheligiu, Gavioli. All.: Pavanel 7.
CARPI (3-3-1-3): Ricci 5; Gozzi 4, Venturi 4,5, Sabotic 5 (46′ Llamas 5); Marcellusi 4 (70′ Bellini 5), Fofana 4,5, Ghion 4; Ferretti 5 (46′ De Sena 5,5); Giovannini 5, De Cenco 5 (73′ Ceijas s.v.), Martorelli 4 (35′ Ercolani 5). A disp.: Pozzi, Varoli, Eleuteri, Bayeye, Ferrieri, Offidani, Ridzal. All.: Pochesci 4.
Arbitro: Bogdan Nicolae Sfira di Pordenone.
Ammoniti: Sabotic (C), Fofana (C), Bacchetti (F), Pinardi (F).
Espulsi: nessuno.
Recupero: 1′ p.t., 4′ s.t.
TOP
L’attacco della Feralpisalò 8: il tridente titolare composto da Ceccarelli, Guerra e D’Orazio ha sentenziato la partita dopo mezz’ora. Ceccarelli si inventa l’1-0 con un sinistro a giro al 2′ e mette il piede nello schema della punizione del 4-0. In grande spolvero soprattutto il 20enne in prestito dalla Roma D’Orazio, autore di una doppietta all’andata al Cabassi e spina nel fianco sulla fascia sinistra nel primo tempo con l’assist per il 2-0 di Guerra (al 15′ aveva sprecato il raddoppio davanti a Ricci) e il piatto destro all’angolino del 3-0. Ottimo l’impatto dell’ala sinistra di riserva Tulli, ex Catanzaro entrato per Ceccarelli e sbloccatosi in questo torneo con una doppietta di pregevole fattura. Bene anche Petrucci nel ruolo di suggeritore nel 5-0. In ombra, a giochi più che fatti, solo Miracoli.
Il centrocampo della Feralpisalò 7: produce giocate scorrevoli che mettono in crisi costante un Carpi incapace di rispondere ad armi pari. Guidetti tocca veloce per l’1-0 di Ceccarelli e si vede in pressione o con vari strappi in contropiede. Carraro gioca semplice e mostra grande visione di gioco con gli assist panoramici del 3-0 per D’Orazio e del 4-0 per Giani, pescato con su calcio di punizione. Nella ripresa si gestisce fino al cambio con Pinardi al 77′. Scarsella, capocannoniere dei Leoni del Garda con 13 reti, si incarica di fare gioco sporco quando serve e accompagna gli attaccanti come quando imposta il contropiede del 6-1 finalizzato da Tulli. Al 27′ Ricci gli aveva negato il gol da posizione defilata.
Giani (Feralpisalò) 7: nel complesso è stato un pomeriggio di ordinaria amministrazione per la difesa e il 35enne ex SPAL, ma il suo voto si alza grazie al capolavoro del 4-0, ossia un violento sinistro al volo su punizione di Carraro che vale il suo secondo centro in campionato. Al 23′ è provvidenziale con il petto su una rovesciata di Giovannini. Si rilassa un po’, insieme al reparto arretrato, solo a risultato acquisito dimenticandosi due volte di De Sena al 48′ (para De Lucia in uscita) e nel gol della bandiera al 72′.
Pavanel (all. Feralpisalò) 7: per difendere il quinto posto, di fronte a un Carpi reduce da due poker, schiera la formazione tipo (fa rifiatare solo Legati inserendo Giani) e il risultato è spietato quanto eloquente. Ha una rosa ampia e di qualità che ai Play-off sarà dura da affrontare.
FLOP
Il Carpi 2: lo stesso voto del 6-0 contro il Padova. Il 3-3-1-3, modulo bielsista provato da Pochesci, era tutto da scoprire e per intuire che sarebbe stato un pomeriggio da horror è bastato vedere i primi due minuti, approcciati dalla Feralpisalò col sangue agli occhi. La cosa più triste è che i biancorossi non hanno saputo reagire seriamente, a parte una bella rovesciata di Giovannini al 23′ respinta da Giani e un sinistro a salve di Ferretti al 32′ parato comodamente da De Lucia. Dopo il 2-0 di Guerra è iniziato il vero calvario. Ricci non poteva immaginare un esordio peggiore (forse ha colpe solo sul 5-0 di Tulli), ma è stato anche abbandonato dal reparto difensivo composto dai soliti tre titolarissimi. Il più in difficoltà è stato evidentemente Gozzi, martirizzato negli uno contro uno da D’Orazio (20 anni) prima e poi in campo aperto da Tulli (33). Male anche Sabotic nella genesi dell’1-0 (Guerra gli ruba la palla sulla linea di fondo) e Venturi in difficoltà contro il mobile Guerra. Il centrocampo è stato impalpabile, inesistente e superabile con uno-due tocchi. In avanti non sono arrivati rifornimenti dalle fasce. Martorelli, il più invisibile di tutti sulla destra del tridente offensivo, ha lasciato il campo al 35′ in favore di Ercolani. De Cenco, a Salò fino a gennaio, è stato preso in consegna senza difficoltà dai suoi vecchi compagni. Nella ripresa gli unici due lampi li ha dati De Sena, entrato per Ferretti nell’intervallo, quando nemmeno c’era da salvare l’onore.
Fonte foto: feralpisalo.it