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Gregorio Paltrinieri inizia le Olimpiadi di Tokyo vincendo la medaglia d’argento negli 800 metri stile libero. Il campione carpigiano, vincitore a Rio 2016 dei 1500 stile libero, si è letteralmente superato dato che la sua presenza in Giappone era stata a rischio: nel mese di giugno una forma di mononucleosi gli aveva impedito di allenarsi a pieno regime e fisicamente lo aveva buttato giù. Invece la forza di volontà di Greg è stata infrangibile e, grazie ad una grande prova, gli ha permesso di conquistare il secondo gradino del podio. Una Finale epica alla quale si era qualificato in extremis con l’ottavo e ultimo tempo (7’47″73) davanti al norvegese Henrik Christiansen (7’48″37).

Un argento che, cronometro alla mano (7’42”11), non è stato lontano dal diventare oro: lo statunitense Robert Finke si è imposto quasi in volata fermando il cronometro in 7’41”87 (24 centesimi di differenza). Terzo posto per l’ucraino Mykhailo Romanchuk, considerato favorito alla vigilia (7’42”33). Ai microfoni di Rai Sport Gregorio ha espresso tutta la sua soddisfazione: “Dire che quel che ho fatto oggi è un miracolo è poco: ho preso un argento col cuore. Dopo la mononucleosi ho avuto paura di tutto. Ero come un Dio, vincevo tutto, poi all’improvviso mi sono dovuto fermare a giugno e ricominciare dal basso. Un mio carissimo amico ieri sera mi ha scritto che queste finali si fanno col cuore, non con la testa. Ho seguito il suo consiglio. Sono venuto a Tokyo per fare tre gare: gli 800, i 1500 e la 10 chilometri e ora sono sulla buona strada. Oggi sono un altro Greg rispetto a quello che in allenamento non si ritrovava. Avevo bisogno di un punto di appoggio, negli ultimi mesi non mi sentivo più un supereroe. Oggi ho nuotato in modo diverso: sarà difficile, soprattutto nei 1500, ma adesso ci sono”.

I prossimi impegni di Paltrinieri saranno i 1500 metri da difendere in quanto campione in carica (qualifiche il 30 giugno e finale il 1° agosto) e i 10 chilometri in acqua aperta nel parco marino di Odaiba (5 agosto).

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