La stagione 2021-2022 è finita da quasi una settimana per l’Athletic Carpi e ora ci saranno alcuni mesi per iniziare a programmare il futuro dopo il fatidico anno zero con Claudio Lazzaretti alla presidenza. Oltre alla costruzione del prossimo organico (possibilmente ancora allenato da Massimo Bagatti, ma con il dubbio della conferma del direttore sportivo Riccardo Bolzan), un punto su cui bisognerà lavorare sarà la gestione dello Stadio Cabassi (che ha continui problemi dal 2019), dell’antistadio e di tutte le strutture limitrofi (palestra, spogliatoi, circuito di sorveglianza, eccetera) che sono legati al Carpi F.C. 1909, così come il vecchio logo e i trofei messi all’asta dal Tribunale di Modena.
Nella cena di fine annata di giovedì 26 maggio, l’Assessore allo sport Andrea Artioli aveva parlato della prossima apertura di un bando pubblico per assegnare la cura del Cabassi e di come il Comune abbia vigilato sul terreno di gioco durante questa travagliata rifondazione. I giardinieri volontari del Garden Team, un gruppo di tifosi invitato all’evento tenutosi nella Fattoria Maria di Soliera, hanno ricevuto un ringraziamento da Artioli ma nella giornata di ieri hanno espresso il loro punto di vista con un comunicato (inviato ai mezzi di informazione) nel quale viene ribadito che, nonostante il Cabassi sia un impianto comunale, non è stato offerto nessun supporto dal Comune alla manutenzione del campo da gioco in nessun momento della stagione 2021-2022, precisando che tutti i lavori (irrigazione e taglio dell’erba) sono stati programmati dai volontari e da Lazzaretti in persona. Il Garden Team, infine, resta aperto a qualunque tipo di incontro con l’Amministrazione per favorire e confrontare nuove idee a beneficio dell’Athletic Carpi.
Ecco il comunicato integrale.
“In merito alle dichiarazioni rilasciate alla stampa dall’Assessore Andrea Artioli, in data 26 Maggio 2022, il gruppo di volontari auto costituito denominato ‘Garden Team’ precisa quanto segue:
Riteniamo parte delle dichiarazioni dell’Assessore non attinenti al reale sviluppo dei fatti in merito ai disguidi dello Stadio Cabassi e Antistadio, nella fattispecie:
L’Assessore asserisce ad un impegno importante, e ripetuto, al fine di risolvere l’imbarazzo legato alle condizioni del verde sui campi di Stadio ed Antistadio e consentire all’Athletic Carpi di allenarsi e disputare le gare interne ufficiali. La realtà invece è che il nostro gruppo si è costituito proprio perché nessuno ha preso tempestivamente in capo la questione e, salvo il primo sfalcio effettuato prima della gara inaugurale di Coppa Italia (Carpi vs Mezzolara), non abbiamo mai ottenuto un supporto concreto al fine di mantenere i due campi di gioco. Fino al mese di Febbraio non è stato mai irrigato nessuno dei due campi: la situazione si è sbloccata nel momento in cui, dopo varie e colorite insistenze, abbiamo ottenuto la possibilità di poter utilizzare gli avvolgi tubo automatici. La situazione legata all’impianto di irrigazione dell’antistadio merita un’ulteriore precisazione: siamo stati noi a segnalare la totale non funzionalità dello stesso agli organi competenti che, solo dopo reiterate insistenze messe in essere per scongiurare la mancata crescita dell’erba nel periodo basso primaverile, hanno provveduto alla sostituzione delle varie rotture.
Capitolo Stadio: Antefatto. Il Cabassi gode di un impianto di irrigazione automatizzato che può operare anche in assenza di un addetto sul posto. Per questa ragione riteniamo responsabile il Comune della situazione di siccità che il rettangolo ‘verde’ palesava ad inizio della stagione. Sarebbe stato sufficiente programmare suddetto impianto – da chi ne detiene la proprietà – per scongiurare una condizione che ha necessitato mesi di lavoro per poter riavere il nostro impianto in condizioni accettabili.
Attualità: l’impianto di irrigazione è stato programmato dal nostro gruppo di volontari e sta continuando ad irrigare il solo manto erboso dello Stadio Cabassi. Una situazione facilmente verificabile in maniera oculare che vede l’opera di innaffiatura effettuata nelle giornate di Martedì, Giovedì e Sabato mattina. Di conseguenza l’erba sta continuando a crescere e necessiterebbe di uno sfalcio settimanale, da effettuare possibilmente nella giornata di Lunedì. In mancanza di tale premura verrà a crearsi un accumulo d’acqua che, unito alla nostra particolare condizione climatica (umida), potrebbe provocare l’ingrossamento delle radici ed un conseguente principio di deterioramento. Una situazione di incuria che, se protratta nel tempo, potrebbe provocare un ritorno alle medesime condizioni trovate ad inizio della nostra opera volontariale.
Nonostante si tratti di beni comunali non ci è stato fornito, da parte dell’Amministrazione, nessun supporto utile a prestare la nostra opera. Le spese sostenute per l’acquisto di materiali, concimi, il carburante ed addirittura la macchina professionale per tagliare l’erba sono state messe a disposizione unicamente dal Sig. Claudio Lazzaretti. Ognuno di noi volontari ha poi messo a disposizione, oltre alla mano d’opera, anche i piccoli attrezzi personali da garage.
Per le ragioni elencate sopra, ci tenevamo a puntualizzare come la realtà fosse ben diversa da quanto dichiarato dall’Assessore. Siamo fieri di aver prestato un’opera utile alla squadra della nostra Città ma, come puntualizzato ad esponenti dell’Amministrazione, vigileremo sulla condizione dei campi da noi, con tanta fatica ed altrettanto amore, rigenerati.
Certi della nostra puntualizzazione – facilmente documentabile con gli elementi in nostro possesso – siamo disponibili ad un confronto. L’unica condizione che poniamo e che questo eventuale meeting avvenga in modalità pubblica, possibilmente alla presenza di tifosi e stampa.
Questa risposta non nasce dalla sterile volontà di sollevare polemiche, ma solo amore della verità dei fatti”.