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PORTIERI
La porta è stata affidata totalmente a Ferretti, 18enne reggiano prodotto del vivaio del Carpi e reduce da una stagione da riserva in prestito alla Correggese. Il suo primo anno da numero 1, iniziato senza essere ancora maggiorenne, parla di ben 42 partite giocate su 45 totali, 14 clean sheet, 52 gol subìti, 1 rigore parato nel 2-2 esterno contro il Real Forte Querceta a Di Paola, buone dosi di sicurezza e tanta voglia di imparare. La rincorsa verso il quinto posto è passata anche dalle sue parate nelle partite decisive di fine girone di ritorno contro Ravenna, Rimini e Ghiviborgo, riuscendo ad arrivare a 548′ di imbattibilità. Purtroppo ha chiuso con un errore sanguinoso in Semifinale Play-off: il rigore apriscatole dell’1-0 per il Ravenna alla fine del primo tempo. Voci di mercato lo danno nel mirino della Feralpisalò in Serie C. Ballato, 19enne svincolato dal fallito Chievo, ha avuto poche occasioni per mettersi in mostra e quando doveva farlo era per rimpiazzare Ferretti in caso di acciacchi. La sconfitta per 6-1 contro l’Alcione Milano, il punto più basso e umiliante del campionato, lo ha visto protagonista in negativo mostrando poca reattività e concentrazione. Nella Semifinale di Ravenna subentrò nell’intervallo a Ferretti, colpito da una gomitata al sopracciglio destro, e non ha potuto fare nulla per evitare il tracollo.
Ferretti 7
Ballato 4
Lusetti s.v.
DIFENSORI
La difesa ha avuto problemi fisici praticamente con tutti i suoi interpreti e aspre critiche per la grande fragilità (pagata cara anche contro rivali di basso rango) ingigantita da cali di concentrazione notevoli (emblematiche le sconfitte oltre il 90′ per 3-2 contro Prato e Aglianese all’andata o il traumatico 6-1 nel ritorno contro l’Alcione Milano, oltre ai crolli contro Rimini, Ravenna e Forlì). Calanca, 25enne vice-capitano nato a Campogalliano e proveniente dalla Correggese, non solo è stato fondamentale segnando 6 gol (5 in Serie D e 1 in Coppa Italia), ma è stato il centrale intorno al quale hanno girato, in base ai loro infortuni, Aldrovandi e poi Boccaccini. Aldro, 28enne carpigiano di nascita con trascorsi tra B, C e D, è stato investito con la fascia da capitano e ha messo varie volte la faccia (e in campo il setto nasale) per riportare equilibrio e ripartire. Bocca, 29 anni e già conosciuto dalle parti del Cabassi nella Serie C 2019-2020 (pur essendo allora riserva di Sabotic e Ligi), era arrivato infortunato dal Ravenna, ha avuto un paio di ricadute (novembre 2021 e febbraio 2022) e nella rincorsa finale verso i Play-off è stato preferito ad Aldrovandi, contribuendo a chiudere la porta di Ferretti. Anche lui si è fatto sentire nell’area avversaria con 2 gol (è per ora il primo e unico giocatore che ha segnato con il Carpi F.C. 1909 e l’Athletic) e 5 assist. Ghizzardi, terzino destro trasferitosi dalla Correggese, è stato indisponibile per quasi tutta la seconda metà del 2021, sembrava sulla lista dei partenti e nel 2022 è diventato intoccabile. Alla lunga ha scalzato Togola (per il quale, come vedremo, furono progettati altri ruoli) e ha aumentato i giri del motore spingendo forte in sovrapposizione fino a trovare 2 gol contro Rimini e Seravezza. Togola, 20enne maliano cresciuto tra Parma e Correggio, ha vissuto quattro fasi: 1) aveva iniziato da terzino destro (e talvolta sinistro) nel 4-3-3 di Bagatti; 2) Gallicchio lo aveva accantonato; 3) Togni lo ha provato da esterno di centrocampo nel 3-4-1-2; 4) Bagatti lo ha gestito (tra infortuni e ramadan) per poi farlo esplodere nelle curve finali del campionato inventandolo ala sinistra di squilibrio e gamba, con la ciliegina del primo gol contro il Seravezza nell’ultimo turno. Buona stagione pure per Montebugnoli, svincolato dal Bologna e bravo nel dare equilibrio sulla sinistra (bene in attacco, da migliorare in difesa). Sufficienti anche le giovani riserve Tosi (un gol pesante contro il Prato per il terzino destro in prestito dal Mantova) e gli ex Correggese Uni (sempre solido le poche volte che è stato impiegato) e Crotti (unica presenza da titolare nell’1-0 al Ghiviborgo). I rinforzi estivi Di Emma (Cynthialbalonga) e Germinio (Bitonto), che dovevano dare esperienza, non hanno convinto pienamente e dopo il ritorno di Bagatti sono finiti fuori rosa.
Calanca 7,5
Ghizzardi 7
Boccaccini 7
Aldrovandi 7
Togola 6,5
Montebugnoli 6,5
Tosi 6
Uni 6
Crotti 6
Germinio 5
Di Emma 5
Mastrippolito s.v.
Savarese s.v.
Ficola s.v.
Lo Curto s.v.
Laamane s.v.
CENTROCAMPISTI
Anche il centrocampo ha vissuto una stagione piena zeppa di infortuni. Il giocatore più impiegato è stato Lordkipanidze: il 21enne georgiano ex Breno, autore di 4 gol, ha disputato 37 partite su 45 e in più di una occasione ha dovuto stringere i denti, sacrificandosi qualche volta nel girone di andata come terzino destro o sopportando il dolore come un vero mastino. Tutti i suoi compagni hanno giocato meno di 30 partite totali in quanto costretti a lunghi stop: Muro (Correggese) ha avuto un guaio al ginocchio tra gennaio-febbraio che gli ha compromesso tutto maggio (ultima presenza nello 0-0 contro l’Aglianese); l’italo-cileno Borgarello (Scandicci) è stato fuori per problemi muscolari da fine gennaio (sconfitta contro il Seravezza per 1-0) fino ad aprile quando è tornato protagonista; stesso discorso per Bolis (3 reti per il prodotto del vivaio dell’Atalanta), titolare in regia fino a novembre 2021 e disponibile da aprile quando ha rimesso ordine nella costruzione della manovra. Il 18enne Bruno (prestato dal Sassuolo) ha fatto rifiatare i colleghi mostrando tanta voglia di fare, mentre Bottalico (preso a febbraio dal Rotonda) è stato titolare fino al ritorno di Bolis. Nel mercato invernale sono partiti due giocatori di esperienza come il trequartista Serrotti (Prato) e Ballardini (ai box da novembre fino al trasferimento al Forlì).
Lordkipanidze 7
Muro 6,5
Borgarello 6,5
Bolis 6
Serrotti 6,5
Ballardini 6
Bruno 6
Bottalico 6
Dipinto 5
Bossio s.v.
Cipolli s.v.
Mele s.v.
Ruci s.v.
ATTACCANTI
Villanova, 31enne trequartista o ala destra reduce da due anni alla Correggese, ha mostrato lampi di grande classe sia in fase realizzativa che in costruzione rispettivamente con 11 gol (10 in D) e 8 passaggi vincenti. Il momento migliore lo ha vissuto nel girone di ritorno dopo il ritorno di Bagatti, quando ha trascinato i compagni nelle vittorie del rilancio contro Prato, Borgo San Donnino e Progresso. Col passare delle partite ha preso la squadra in mano, talvolta ereditando la fascia di capitano e nel finale è stato tenuto come riserva di lusso per sfruttare Togola e Carrasco. Sicuramente è stato il giocatore più disequilibrante e decisivo, spesso uno dei pochi a tentare di cambiare le carte sul tavolo con iniziative personali testarde ma tante volte inarrestabili. Raffini, prima punta ex Fermana, è stato uno dei primi veri rinforzi ex novo della gestione Lazzaretti e il suo primo impatto con la Serie D si può considerare soddisfacente: dal 2016 in Serie C aveva realizzato 13 gol, mentre in biancorosso in una sola stagione ha timbrato il cartellino per 15 volte (12 in campionato e 3 in Coppa Italia). Non ha avuto momenti semplici, in tante occasioni la palla non gli è arrivata come dovrebbe oppure è stato più impegnato a fare lavoro sporco (5 assist a referto), però aver disputato 44 partite su 45 (saltò per squalifica il 6-1 contro l’Alcione Milano) significa che la fiducia in lui era enorme e che fisicamente era sempre al meglio. Tra i momenti salienti spiccano il rigore del 2-1 a Lodi contro il Fanfulla in nove contro undici al 90′ o le zampate da opportunista contro Ravenna, Rimini e Seravezza. Sivilla, 36enne attaccante esperto della categoria (nel 2021 aveva trascinato il Monterosi in Serie C senza essere premiato con la permanenza) tesserato dal Dolomiti Bellunesi, è stato l’innesto del mercato invernale più importante con 8 gol (4 nelle prime 4 presenze contro Ravenna, Ghiviborgo e Lentigione) e molta generosità. Con Gallicchio e Togni era diventato il partner di Raffini, poi con Bagatti ha fatto l’ala sinistra e infine la riserva in grado di legittimare da subentrato i 3-0 contro Ravenna e Rimini. Un altro ex Correggese che ha fatto la differenza è Carrasco: l’ala sinistra di Panama ha faticato per conquistare la titolarità con Bagatti (nel primo ciclo partiva quasi sempre dalla panchina), era stato usato tanto da Gallicchio (decisivo nell’1-0 contro il Fanfulla al Cabassi) e rilegato a sostituto da Togni. 4 gol e 7 assist danno l’idea di un giocatore abile con la palla al piede (secondo solo a Villanova) e che potrebbe fare meglio davanti alla porta. Walker, inglese svincolato dal Como promosso in Serie B, era il colpo ad effetto del mercato estivo e non strappa la sufficienza. Le aspettative erano alte e le 3 reti di fila contro Prato, Sammaurese e Tritium nelle prime 4 presenze sembravano il biglietto da visita perfetto, ma purtroppo gli infortuni alla caviglia e tantissime gare anonime lo hanno messo in ombra dietro ai compagni di reparto. Non è riuscito ad esplodere nonostante la stima di Bagatti, accumulando 5 gol (4 in D) e 5 assist. Vigolo, arrivato dal Foggia nel finale del mercato invernale, ha giocato soltanto 5 spezzoni, ha avuto un infortunio tra febbraio e marzo e verrà ricordato per l’agonico gol del 2-1 contro il Prato al 90′ nel debutto bis di Bagatti. Una rete liberatoria, festeggiata sotto la riaperta Curva Bertesi-Siligardi, dopo un tribolato inizio di 2022 vissuto più vicino ai Play-out che ai Play-off. Da segnalare la breve comparsa (2 presenze) del carpigiano Minelli: cresciuto nella Fiorentina insieme all’attuale juventino Chiesa, era tornato a casa a 24 anni e già a metà ottobre aveva rescisso il contratto per colpa degli infortuni (caviglia e ginocchia) che lo tormentano dal 2018. Ripartirà dalla Seconda Categoria con il Carpine.
Villanova 7,5
Raffini 7,5
Sivilla 7
Carrasco 6,5
Vigolo 6
Walker 5
Finocchio s.v.
Mignani s.v.
Minelli s.v.
Peroni s.v.
ALLENATORE
Nei due cicli di Bagatti si sono visti due Carpi diversi: il primo giocava bene dall’inizio e aveva delle pause pericolose (vedere il KO al 96′ a Prato in doppio vantaggio) oppure giocava male e il mister di Fiumalbo ricorreva a tre cambi già nell’intervallo per correggere le lacune, come nell’1-1 contro il Progresso che gli è costato a sorpresa l’esonero dopo 8 giornate e solo 2 sconfitte; il secondo, preso in carica dal 7 febbraio 2022 nei pressi della zona retrocessione, ha scalato la classifica grazie a vittorie guadagnate negli ultimi minuti (Prato al 90′, Borgo San Donnino all’88’, Progresso al 76′ e Fanfulla al 90′) fino a tornare in lotta per i Play-off, messi a rischio dal traumatico 6-1 contro l’Alcione Milano, conquistati grazie a un incredibile finale di campionato con 4 vittorie (sugli scudi i 3-0 contro le prime della classe Ravenna e Rimini) nelle ultime 5 giornate e conclusi dolorosamente in Semifinale con un inappellabile 4-0 contro il Ravenna. Il suo 4-3-3 ha alternato momenti di bel calcio con prestazioni molto deludenti, ma si sono visti miglioramenti quando ha recuperato alcuni infortunati (Ghizzardi, Boccaccini, Bolis e Borgarello), promosso titolare Carrasco (panchinaro nella prima gestione) e inventato Togola ala sinistra. Ha puntato molto su Walker senza essere ripagato e ha saputo ruotare due leader come Aldrovandi e Villanova a seconda delle necessità. Si è meritato la conferma per il 2022-2023 e chissà come poteva finire la stagione (contraddistinta da un’ottimo percorso in Coppa Italia fino ai Quarti di Finale, persi contro i futuri campioni del Follonica Gavorrano) se avesse lavorato senza interruzioni. Con Gallicchio, già carpigiano da giocatore nella Serie C1 1996-1997, si è visto un Athletic troppo equilibrato (poche occasioni create, poche occasioni subìte) e vittorioso di misura contro Fanfulla e Alcione Milano. Il folle 5-5 al Cabassi contro il Ravenna evidenziò un’eroica capacità di reazione stando sotto per 4-2 e per 5-3. L’effetto miracoloso è durato fino al turno successivo quando la sua prima sconfitta, un 4-0 al Neri contro il Rimini capolista, gli è costata la panchina dopo 9 gare totali. Allora il Carpi era settimo a -1 dai Play-off. Con il brasiliano Togni, ex centrocampista del Pescara di Zeman e promotore di un soporifero 3-4-1-2 (dove spiccava l’intuizione di Togola a centrocampo), i biancorossi sono passati al decimo posto a -7 dai Play-off e a +3 sui Play-out. I pareggi in extremis per 2-2 contro Ghiviborgo e Lentigione erano sulla falsariga del suo predecessore, poi le sconfitte contro Aglianese nella famigerata ripetizione (3-2 al 94′ dopo aver rimontato un doppio svantaggio maturato nei primi 6′) e Seravezza (1-0 senza nemmeno un tiro in porta) hanno fatto precipitare la situazione e il rapporto con Lazzaretti. La vittoria fortunosa alla prima giornata di ritorno a Bagnolo sul Piano è stata seguita dai crolli contro Sasso Marconi in casa e Forlì (pesante 4-1 al Morgagni). A questo punto il ritorno di Bagatti era scontato per cercare di non far annegare l’annata con largo anticipo.
Bagatti 7
Gallicchio 6
Togni 4
*in corsivo i giocatori ceduti nelle sessioni di mercato.
Fonte foto: pagina Facebook dell’Athletic Carpi.